Continua l’impegno da parte dell’associazione Domani Zavtra per l’invio dei beni raccolti in Valle Camonica per l’Ucraina. Dopo il primo viaggio di giovedì sera, andato a buon fine, con la consegna delle donazioni alla Croce Rossa Ucraina una volta raggiunta la frontiera al confine con la Polonia, i volontari camuni dell’associazione hanno comunicato che altri due mezzi sono stati caricati nella serata di questo venerdì a Pisogne e partiti per la Polonia con le stesse modalità, alle 4 di questo sabato mattina. I carichi sono stati divisi sui mezzi, il primo (entrato in frontiera) è stato riempito con il materiale sanitario ed un primo invio di alimenti, nel secondo è stato caricato quanto serve al campo di accoglienza per donne e bambini. E’ probabile che altri furgoni raggiungano poi il milanese dove alcuni camionisti volontari, si occuperanno del trasporto. A causa dell’eccessiva offerta di capi d’abbigliamento e l’assenza di volontari per effettuare una selezione, l’associazione comunica l’impossibilità momentanea di raccogliere tali beni, invitando la popolazione a donari altri materiali, già richiesti in precedenza, tra cui i fondi. Numerosi continuano ad essere anche i tentativi per l’attivazione di alcuni canali con le autorità polacche e ucraine. Si stanno organizzando nuove partenze con gli autotreni che raggiungeranno alcuni hub presenti al confine. L’associazione fa sapere che sono in costante crescita anche le richieste di notizie dei vari orfani che in questi tanti anni di ospitalità hanno soggiornato in Italia, e che ad oggi pare non risultino nostri ragazzi/bambini morti nei bombardamenti. Anche in Italia proseguono le iniziative a sostegno della situazione bellica in Ucraina. Domenica 13 marzo alle ore 17,30 nel Teatro Parrocchiale di Sellero è in programma l’incontro “Aiutiamo Ora! Musica e parole per la pace”. Una serata di riflessione per volgere il pensiero a tutta la popolazione Ucraina, ripercorrendo la situazione attuale attraverso la testimonianza dei volontari di Domani Zavtra e le canzoni con il contributo del Quartetto Ermenian.