Secondo l’ultimo bollettino delle riserve idriche dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, le scorte d’acqua lombarde presenti nei laghi naturali, nei bacini artificiali e nella neve accumulata su monti, sono inferiori del 57% rispetto alla media di questo periodo. La siccità sta mettendo in crisi il settore energetico nazionale. Tuttavia l’acqua nei fiumi non c’è, e le centrali si devono fermare. Succede anche in provincia di Bergamo. La conferma giunge dalla Geogreen, fornitore unico di energia per RadiciGroup, che può contare su sei centrali idroelettriche: due in Piemonte, tre lungo l’asta del Serio a Parre, Piario e Villa d’Ogna e una sul Brembo a Lenna. I tre impianti sul fiume Serio sono praticamente fermi, mentre quello del Brembo produce un quarto dell’energia che solitamente produce in questo periodo dell’anno. Tradizionalmente sono i mesi di gennaio e febbraio ad essere poco redditizi, perché la neve accumulata in montagna è ghiacciata e inizia a sciogliersi soltanto nel mese di marzo. Tra il 2021 e il 2022 invece non ha praticamente nevicato e sono tre mesi che non piove. Secondo il bollettino dell’Arpa, il manto nevoso presente nel bacino del fiume Brembo è sotto dell’80% rispetto alla media degli ultimi 15 anni, quello del Serio del 75%. Ciò significa che se nelle prossime settimane, periodo in cui le nevi iniziano asciogliersi, non ci fossero precipitazioni, i corsi d’acqua continuerebbero a restare in secca. Queste le motivazioni che hanno portato a sospendere l’attività delle tre centrali del Serio: questi impianti si erano già fermati ripetutamente per la scarsità di acqua. Il fermo consentirà lo svolgimento dei lavori di manutenzione programmati per la prossima estate. Secondo l’Arpa negli invasi artificiali a monte del fiume Oglio, il livello dell’acqua è sotto del 66% rispetto alla media registrata in questo periodo dell’anno fra il 2006 e il 2020.