Un giro di appalti pilotati e mazzette per l’affidamento dei servizi di ristorazione collettiva in scuole, istituti per anziani, e dei servizi di pulizia in uffici pubblici nelle provincie di Milano, Bergamo, a Ranica e Brescia, a Flero. E’ attorno a questo contesto che l’operazione condotta dalla Guardia di Finanza, sotto il coordinamento della procura, ha portato all’arresto di 11 individui (3 in carcere e 8 ai domiciliari) anche tra dipendenti pubblici. Nel mirino degli investigatori 11 contratti di fornitura assegnati con modalità illecite, per un valore complessivo di 39 milioni di euro. Secondo le indagini, il meccanismo si basava sull’acquisizione di informazioni riservate, da complici che facevano parte delle commissioni aggiudicatrici o delle diverse stazioni appaltanti, che servivano ad impostare bandi di gara personalizzati e confezionati «su misura» per l’azienda da favorire. Il tutto, dietro pagamento di una “tangente” compresa fra l’1 e il 2 % del prezzo a base d’asta della gara. È inoltre emerso come le «tangenti» venissero pagate «a rate» per tutta la durata della fornitura. Le indagini coinvolgono 5 società di primo piano nel settore della ristorazione. Gli investigatori hanno documentato a prova degli illeciti, la consegna di una bicicletta professionale da corsa, del valore di 3 mila euro, a un dipendente pubblico corrotto per l’aggiudicazione di una gara del valore di 300 mila euro. Sembra inoltre che per non sollevare sospetti, le imprese che si aggiudicavano le gare facessero attribuire a individui disponibili ad assecondare ogni loro richiesta, incarichi di consulenza per il controllo qualità all’interno della catena di somministrazione dei pasti. Nel corso dell’operazione, oltre alle misure restrittive, sono stati eseguiti 23 decreti di perquisizione locale e personale nei confronti di tutti gli indagati, ed ordini di esibizione e consegna di documentazione nei confronti dei Comuni e delle società coinvolte.