59 indagati, 46 con ordinanza di custodia cautelare e 13 agli arresti domiciliari. E’ questo il risultato del maxi blitz a livello nazionale condotto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Genova scattato nella notte tra domenica e lunedì. Diverse le province coinvolte, insieme a Brescia, Napoli, Salerno, Varese, Venezia, Roma, Frosinone, Latina, Milano, Lodi, Novara, Avellino, Pordenone. Ad essere contestati a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe, falsificazione assegni, riciclaggio. 70 ad ora le truffe accertate, con un sequestro di beni a società attualmente in corso, per un valore di circa 3 milioni di euro. I carabinieri hanno smantellato tre sodalizi criminali specializzati nella commissione di truffe operanti su gran parte del territorio italiano. Tra i principali reati ci sono: titoli di credito falsi e possesso di documenti d’identità fasulli, sostituzione di persona, intercettazione e impedimento illecito delle comunicazioni telefoniche, irregolarità nella ricezione e stoccaggio finalizzati alla sottrazione dell'accertamento o al pagamento dell'accisa sugli oli minerali, riciclaggio e autoriciclaggio. A destare sospetti, la compravendita di un’auto di grossa cilindrata da parte di una delle tre associazioni a delinquere. Dalle indagini degli inquirenti è emerso che, alcuni degli indagati fingendosi acquirenti si facevano inviare via Whatsapp dal venditore, le immagini del libretto di circolazione della vettura che poi duplicavano. Utilizzando le foto della vettura pubblicavano anche loro un annuncio di vendita sul web e, una volta individuato l'acquirente lo costringevano ad inviare una foto dell'assegno circolare a loro intestato riportante la cifra d'acconto concordata. Per mettere a segno il colpo poi replicavano l’assegno presentandolo per la riscossione. Il sodalizio di truffatori operava nell’ambito delle compravendite online di autovetture di pregio con quattro batterie operative sul territorio lombardo e del Friuli Venezia Giulia.