Buone notizie per gli amanti della montagna: questo sabato 23 luglio – a seguito del completamento di alcuni lavori di manutenzione straordinaria – riaprirà la ferrata d’alta quota “Sentiero dei Fiori”, itinerario che si estende in un'area del Ghiacciaio Presena compresa tra Passo Paradiso e la zona del Lago Scuro. L'intervento, che ha portato alla sostituzione delle "vecchie" attrezzature, ormai obsolete, con nuove conformi agli standard di sicurezza, è stato promosso dal Comune di Ponte di Legno in accordo con la Comunità Montana di Valle Camonica, nell'ambito del più ampio progetto di adeguamento e messa in sicurezza delle vie ferrate nella zona del Massiccio dell'Adamello. I lavori di manutenzione sono stati affidati a Carosello Tonale spa, una delle realtà impiantistiche del Consorzio Pontedilegno-Tonale - e hanno comportato una spesa complessiva di € 100.000,00 di cui € 40.000,00 a carico della Società Carosello Tonale SPA, € 30.000,00 a carico della Comunità Montana e € 30.000,00 a spese del Comune di Ponte di Legno. La via ferrata Sentiero dei Fiori ripercorre la via di arroccamento che gli Alpini utilizzarono nel corso della Prima guerra mondiale, si snoda ad una quota media di 3.000 metri e va affrontata con la giusta preparazione e attrezzatura, e solamente dopo avere verificato che le previsioni meteo per la giornata siano favorevoli. In occasione della riapertura, al fine di garantire un sempre maggior grado di sicurezza, è assolutamente obbligatorio percorrere la ferrata passando sulle passerelle sospese, in quanto il tratto della variante che consentiva un'alternativa ai ponti tibetani è stato chiuso e dismesso. Nel frattempo, il Consorzio Pontedilegno-Tonale consiglia un senso di percorrenza uguale per tutti, ovvero in senso orario, cioè salendo dal Passo Paradiso al Passo Presena mediante la cabinovia arrivando a quota 3.000m, imboccando in seguito la via ferrata dal Passo di Lagoscuro e rientrando al Passo Paradiso scendendo dal Passo del Castellaccio. In questo modo sarà possibile evitare l'incrocio con altri alpinisti nei tratti più stretti del Sentiero, in particolare all'accesso dei due ponti tibetani.