Dopo 12 anni don Fausto Gregori lascia la Parrocchia dedicata a S. Michele Arcangelo e, come vuole il Codice di Diritto canonico, si ritira in pensione. Fece il suo ingresso nell’ottobre del 2010, accolto dai bambini della materna, dalla banda dei ragazzi e dal sindaco Mario Pendoli che gli donò un crocefisso scolpito nel legno dei cipressi della Madonnina. Cipressi storici che svettavano sul monte del “miracolo delle rondini” da almeno 100 anni e che, molto ammalorati, rischiavano di crollare con grande pericolo di chi frequenta il santuario della Madonna del Monte, da tutti chiamato “Madonnina di Gianico”. Don Fausto ha lavorato fin dall’inizio per valorizzare il luogo sacro ed il culto alla Madonnina, iniziando con il restauro della statua cinquecentesca, e recentemente con l’ottenimento di fondi per il restauro della facciata. Di lui sono state apprezzate la semplicità e la disponibilità, la capacità di essere pastore e fratello, uomo di chiesa e di preghiera, attento cultore delle tradizioni cristiane (ha dato ulteriore impulso al tema dei Presepi ed al loro concorso che ha sempre richiamato molti visitatori a Gianico), sincero e genuino con i laici che con lui hanno collaborato in questi lunghi anni durante i quali ha potuto gustare tutta la preparazione e l'emozione della festa del Decennale della Madonnina. Don Fausto ha sostenuto in prima persona, con l'esempio, la preghiera del Rosario come momento di catechesi ed evangelizzazione della gente, proponendola anche nella recita di ogni domenica pomeriggio al Santuario, diventata un richiamo per molti fedeli. La sua comunità lo ha salutato questo sabato 30 luglio alle 17 con una messa solenne nella parrocchiale, seguita da un rinfresco in oratorio. Quindi don Fausto tornerà al suo paese, Sale Marasino, dove collaborerà con la Parrocchia come Presbitero collaboratore. In attesa della nomina del nuovo parroco che si occuperà anche di Artogne, don Giuseppe Maffi, 80 anni appena compiuti, svolgerà le funzioni vicarie.