Giovedì 9 febbraio alle cinque del mattino per un incendio in via Gaustis a Piamborno le squadre erano sul tetto ma il fuoco aveva già intaccato l'unico abbaino di accesso e hanno dovuto scendere per non rischiare la vita. Sarebbero servite due autoscale per gestire al meglio l'intervento e almeno tre squadre. Gli uomini sono poi arrivati, l'unica autoscala del comando di Brescia è arrivata in posto un'ora dopo. All'arrivo dell'autoscala il tetto era completamente bruciato. Le sette ore successive di lavoro sono servite per bonificare i focolai e smassare il materiale. Stesso copione qualche ora dopo ad Anfurro di Angolo: l'autoscala è arrivata dopo 50 minuti e poco o nulla si è salvato dei 250 metri quadri di tetto. In posto c'erano solo i permanenti di Darfo che in attesa dei rinforzi, come a Piamborno, hanno fatto del loro meglio per far sfogare il fuoco verso l'alto e impedire che si propagasse in orizzontale. Erano pochi. L’intervento è durato quasi 24 ore (fino alle 14 del giorno 10) con 7 squadre e 4 mezzi di supporto sostituiti dopo le 20 da altrettante squadre. Da tempo le organizzazioni sindacali dei vigili del fuoco di Brescia denunciano la carenza di mezzi e di personale. Non sanno più a chi appellarsi: i distaccamenti di Darfo e Saló son sprovvisti di autoscale e il paradosso è che proprio qualche settimana fa, con tanto di cerimonia in pompa magna, erano schierate sul piazzale del comando provinciale di via Scuole 12 autoscale nuove fiammanti delle 60 in arrivo nei presidi di tutta Italia. A Brescia ne è rimasta una sola e anche dovesse arrivarne una di quelle nuove ci sarebbero ancora difficoltà. L'espletamento delle pratiche per l'assegnazione di nuovi mezzi è ferraginosa, ma purtroppo la cronaca non ha i tempi della burocrazia e così spesso i vigili del fuoco devono operare in situazioni di emergenza, come se un incendio abitazione non fosse già un'emergenza di per sè. E allora ancora una volta le organizzazioni sindacali denunciano quando accaduto e chiedono agli organi superiori di assumersi le proprie responsabilità. La carenza di mezzi è atavica anche se è stata in parte sanata. Resta il problema delle autoscale e del personale. Servirebbe secondo i sindacati anche un altro distaccamento di permanenti.