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1029 FURTO SACRILEGO A ISEO
Nella notte tra giovedì 31 ottobre e venerdì 1 novembre il cimitero di Iseo ha subito un furto sacrilego: ignoti sono penetrati nell'area sacra del camposanto, si sono diretti alla cappella dei sacerdoti, hanno preso a colpi di mazza l'altare novecentesco ricoperto di marmo a tarsie ed hanno asportato le reliquie custodite nel cuore dell'altare. Reliquie che evidentemente voleva significare una speciale consacrazione dell'altare sul quale viene celebrato il sacrificio delle Santa Messa. Il primo a fare la triste scoperta è stato il custode del Camposanto che aprendo i cancelli ieri mattina, giornata di tutti i Santi, si è accorto che c'era stata un'incursione notturna. Infatti, sul pavimento della cappella dei sacerdoti, al centro del cimitero, al di là del cancelletto forzato, c'erano mozziconi di ceri, marmi spezzati o scheggiati da una furia che ha distrutto il ripiano dell'altare per raggiungere la pietra contenente le reliquie; asportati anche i due angioletti in bassorilievo che adornavano la parte anteriore dell'altare e lasciati a terra a pezzi. Qualcuno ha pensato ad un atto vandalico nella notte di Halloween e, se così fosse, ancor più risulta chiaro che la festa celtica nulla ha a che vedere con la sensibilità cristiana e religiosa della gente del luogo. Purtroppo, però, si sta facendo strada un'altra ipotesi ancora più inquietante: quella del furto, magari su commissione, per possibili riti satanici utilizzando reliquie benedette o oggetti di culto cristiano. «Chiediamo perdono per quanto compiuto da una o da più mani sacrileghe, invocando dal Signore pietà per tutti», ha detto all'inizio della messa di ieri mattina il parroco Don Giuliano Baronio, Una società che non rispetta i morti ha concluso il parroco è una società destinata a morire in tutti i sensi. Concordo con chi diceva che se vuoi vedere se una comunità è buona, devi visitare il suo camposanto: se è tenuto bene, c'è un'anima in quella comunità». Intanto i carabinieri di Iseo, la cui caserma si trova a poche decine di metri, stanno indagando sul fatto e raccogliendo tutte le testimonianze possibili, compresa la visione dei filmati delle telecamere a circuito poste nei paraggi a salvaguardia della aziende ed esercizi commerciali della via.
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