tangenti per 14 milioni di euro a politici e funzionari comunali di mezza italia per vincere appalti nel settore della raccolta e smaltimento rifiuti e dei servizi ambientali per un valore di oltre 260 milioni di euro. La procura di Monza ha aperto un'indagine sulla ditta diretta da Giancarlo Sangalli, azienda specializzata in igiene urbana, indagine che ha portato la guardia di finanza del comando di Milano ad arrestare 26 persone, a notificare 15 provvedimenti di obbligo di dimora e a sequestrare beni mobili e immobili per la cifra equivalente al prezzo della corruzione. Tra le persone indagate c'è anche il segretario comunale di numerosi comuni della bergamasca, chiuduno, Parzanica, Berzo San Fermo, Misano Gera d'Adda, Misinto e Spirano. Lo stesso segretario comunale indagato aveva anche operato a Bolgare, Villa d’Ogna, Albano e Orio al Serio. La procura contesta al segretario comunale il reato di corruzione e la turbativa d’asta, per un appalto relativo alla raccolta dei rifiuti nel Comune di Monza. Lo stesso segretario comunale, per l’appalto in questione, era membro della commissione aggiudicatrice. Nell’inchiesta monzese ci sono altri due indagati bergamaschi, raggiunti dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora. Si tratta dei fratelli G. e T. Z. L’ipotesi di reato è turbata libertà degli incanti, riferita a una gara d’appalto indetta da Metropolitana Milanese relativa all’affidamento dei servizi di pulizia e spurgo della rete fognaria nel Comune di Milano per il periodo 2013-2015.