Dopo due lunghi anni di restauro , avvenuto dopo una paziente opera di ricostruzione filologica e storica, ora l'antico organo della chiesa parrocchiale di Ono S. Pietro è tornato a suonare seguendo il percorso musicale e fonico secondo il quale era stato costruito nel 1830 da Gregorio Mottironi, di Cortenedolo, che ha realizzato organi a Corteno, Vico, Cortenedolo, Saviore, Cedegolo, Cemmo, Incudine, Stadolina, Monno, Ponte di Legnoe Ono S. Pietro. Ed è proprio questo strumento ad essere stato restaurato profondamente da Barthélémy Formentelli, organaro moderno nato in Francia a Courquetaine, vicino Parigi, da genitori italiani; il padre era originario della Valcamonica e gli ricordava spesso i toni argentini dell'organo del suo paese, Ono San Pietro. La benedizione dell'organo, come strumento che eleva il canto a aiuta le cerimonie religiose, è avvenuta nella messa solenne di questa domenica 5 gennaio. Per dare risalto al suono argentino di questo strumento, dalla classica impostazione fonica delle valli bresciane e bergamasche, è giunto dalla Francia l'organista Francois Mélissier, già noto in Vallecamonica per aver suonato sul Callido di Ossimo Inferiore ed ora ad Ono S. Pietro per accompagnare le funzioni solenni della domenica e per il concerto augurale dell'Epifania. La Parrocchia di Ono S. Pietro ha dato vita a questo restauro nella piena consapevolezza che si tratta di un organo storico, un pezzo unico, che rappresenta un bene prezioso per tutta la comunità.