E' innegabile la gravita di quanto accaduto e per questo ho disposto una inchiesta interna per capire come un errore così sia potuto succedere e di chi siano le responsabilità”. A comunicarlo è il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera Mellino Mellini di Chiari  Danilo Gariboldi, in riferimento a quanto accaduto durante un intervento ginecologico compiuto il 3 gennaio scorso. Un episodio che ha dell'incredibile: è stata infatti dimenticata una spatola chirurgica nell'addome di una donna di 40 anni della zona. Sono stati i dolori all'addome accusati dalla paziente qualche giorno dopo l'intervento a spingere i medici a sottoporla ad accertamenti. Nello specifico le è stata fatta un'ecografia e il risultato ha lasciato tutti a bocca aperta. L'ecografia ha infatti verificato la presenza dello strumento nell'addome. La donna è stata subito ricoverata e si è provveduto all’asportazione dell’attrezzo chirurgico. L'episodio è stato segnalato, come d'obbligo in questi casi, al comando provinciale dei Nas (Nucleo anti sofisticazione dei carabinieri) e la cartella clinica della paziente è stata sequestrata. L'ospedale in un comunicato stampa difende la professionalità, esperienza e competenza dei medici e degli operatori coinvolti nell'evento clinico, ma non può sottrarsi dal cercare le responsabilità per assicurarsi che episodi del genere non si verifichino mai più. Dichiara quindi la massima collaborazione agli inquirenti per il decorso giudiziario affinché vengano date le giuste ed esaustive risposte. E' stata dunque aperta una procedura interna che andrà a chiedere spiegazioni ad ognuno dei componenti dell'equipe che ha operato la paziente. “Solo questo- afferma Gariboldi- permetterà di capire l'adeguato provvedimento da attribuire ai singoli professionisti e di migliorare ulteriormente i livelli di sicurezza per i pazienti. Esperienza e competenza- conclude il direttore sanitario dell'azienda ospedaliera – deontologicamente non possono fare rima con negligenza.” Infine l'Azienda esprime la propria solidarietà alla paziente e ai suoi famigliari e comunica che il decorso post-operatorio sta evolvendo verso la completa risoluzione clinica.