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1183 DROGA A SCUOLA
La notizia ha fatto il fragore assordante di un tuono sotterraneo: sette studenti camuni, tutti delle scuole superiori, uno di Edolo, 2 di Breno e 4 di Darfo, sono stati arrestati ieri mattina dai Carabinieri del Comando di Breno in un'azione di controllo del territorio mirato al contenimento del fenomeno di uso e spaccio di sostanze stupefacenti. Con un'azione di intelligence riservatissima e silenziosa, aiutata anche dai responsabili della scuola, i Carabinieri sono andati a colpo sicuro, dopo aver intercettato per mesi spostamenti, incontri, telefonate in codice e controlli del territorio e dei luoghi frequentati dai giovani anche tramite telecamere. Telecamere che sono state poste anche all'interno di una Scuola, come il Tassara-Ghislandi di Breno, a richiesta del Dirigente Scolastico che aveva notato movimenti sospetti e comportamenti non giustificabili con il normale andamento delle attività all'interno dell'edificio della scuola. Da tutto questo i Carabinieri sono risaliti al mandato di arresto spiccato dal Giudice per le Indagini preliminari presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia, su richiesta della relativa Procura della Repubblica. Sette in tutto i ragazzi arrestati, 6 minorenni ed un maggiorenne, indagati per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish/marijuana in almeno tre scuole della Vallecamonica. MA nellinchiesta sono finiti altri tredici spacciatori tra i 15 e i 17 anni, mentre altri 54 minorenni sono stati segnalati come assuntori. Un giro rilevante, senza un vero capo, ma portato avanti in cooperativa, probabilmente fra più scuole della Vallecamonica. Le indagini erano cominciate nell'aprile 2013, dopo il malore di un ragazzo in classe, causato dalla marijuana appena fumata. Allora venne arrestato lo spacciatore. Altri tre arresti sono stati effettuati fra giugno e novembre, ma il giro non si ferma. Anzi, i ragazzi che portano avanti la cooperativa si affinano nei metodi: utilizzando di più le loro camere per vendere, parlando di panino al prosciutto, al salame piccante o di insalata per indicare la droga. Le indagini vanno avanti, tra intercettazioni e telecamere nascoste, disegnando la rete dello spaccio. Durante le perquisizioni sono saltati fuori due chili e mezzo di marijuana, trecento grammi di hashish e dieci di cocaina. Nel quadro manca un elemento chiave: da chi si rifornivano i ragazzi? È il punto su cui indagano i carabinieri.
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