Sono state giornate intense a Pordenone dove le sezioni di tutta Italia hanno rinnovato la storia, il sacrificio, i valori legati alla montagna e alla libertà conquistata. Il tricolore appeso in ogni dove nella città a festa, impugnato dagli alpini e una bandiera di oltre 150 metri quadrati di grandezza decollata dal cielo con i paracadutisti che questo sabato hanno compiuto alcuni lanci di dimostrazione. L'inno d'Italia, le corone e i monumenti, i gonfaloni, i labari, le medaglie e poi i canti dei cori ANA e delle fanfare. Tutto questo e molto di più è l'Adunata Nazionale degli alpini: non solo una festa in cui ritrovarsi come comunità alpina, ma anche una occasione per dimostrare vicinanza ai cittadini e al Paese che gli alpini continuano a servire volontariamente. L'Italia di oggi è un Paese che deve celebrare le conquiste del passato ma che deve anche seriamente riflettere sul proprio futuro: anche per questo la messa celebrata dall’ordinario militare al palazzetto dello sport alla presenza di più di 4 mila e 500 persone, ieri è  stata dedicata ai lavoratori che in questo momento si trovano in situazioni di difficoltà a causa della disoccupazione e della cassa integrazione.