È caccia all’uomo nella provincia di Brescia. Ma non solo. Uno dei tre banditi che hanno seminato paura e terrore domenica mattina a Salò, rapinando una coppia di coniugi nella loro villa e poi tenendo in ostaggio il marito per assicurarsi la fuga fino a Rezzato, è infatti riuscito a far perdere le sue tracce. In manette domenica mattina sono finiti i suoi due complici, albanesi di 29 e 35 anni. Uno già noto alle forze dell’ordine, l’altro invece ancora incensurato. I due sono stati bloccati nella zona industriale di Rezzato. Abbandonata la vettura avevano cercato di scappare a piedi. I tre erano sull’Audi della vittima, costretta sotto la minaccia di una pistola, a seguirli allo sportello bancomat per un prelievo di contanti dopo che per due ore i malviventi avevano fatto passare ogni stanza della villa di Salò in cerca di denaro e gioielli della coppia. Marito e moglie erano stati sorpresi al loro rientro a casa alle 5 del mattino, dopo aver trascorso la notte al Pronto soccorso per un malore accusato dalla signora. I coniugi erano stati minacciati dai tre incappucciati con passamontagna, uno dei quali impugnava una pistola. Per lo scarso bottino avevano imposto al marito di seguirli al bancomat viaggiando sull’Audi della coppia. La vettura era stata intercettata e inseguita dai carabinieri; quindi alle ricerche si erano uniti anche gli agenti della Volante e della Stradale che sono riusciti a rintracciare due dei tre fuggiaschi anche grazie alle preziose indicazioni di un testimone. Ma uno di loro resta a piede libero.