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859 SI SCAVA NEL PASSATO DI BOSSETTI
Non abitava nel quartiere di Yara eppure, secondo alcune testimonianze che sarebbero state raccolte nelle ultime due settimane, tre anni fa, prima della scomparsa della 16enne di Brembate, era sempre nei pressi dell'abitazione della famiglia Gambirasio. Faceva la spesa, secondo quanto si direbbe nella zona, in un supermercato di Brembate anche se non era quello più vicino alla sua abitazione di Mapello, lo avrebbero visto spesso nei pressi della palestra dove Yara si allenava e da dove è scomparsa e lo avrebbero visto spesso nel centro estetico proprio davanti alla casa della 16enne. Il titolare avrebbe riferito che Massimo Giuseppe Bossetti si recava regolarmente al centro per fare le lampade abbronzanti. Poi, da tempo, da circa 3 anni, proprio da quanto Yara è scomparsa, nessuno lo avrebbe più visto da quelle parti. I PEZZI DEL PUZZLETutti elementi che potrebbero rientrare nella normalità e nella sfera delle coincidenze, se non fosse per il fatto che il DNA del muratore di Mapello ha fatto match con quello di Ignoto 1 trovato sugli indumenti della ragazza trovata mesi dopo la scomparsa in un campo di Cignolo d'Isola dove è stata abbandonata dal suo aguzzino agonizzate. Alla luce di questo risultato, altri particolari, come il furgone bianco del muratore, come la polvere bianca trovate nell'albero brochiale di Yara, non possono non sembrare pezzi di un puzzle che piano piano si compone. Ora quindi si continua a scavare nel passato del 44enne per ricostruirne la personalità e spunta anche una ex fidanzata che avrebbe raccontato come Bossetti allora 18enne non accettava di essere stato lasciato. Massimo Bossetti, nato a Clusone, sposato e padre di tre figli, dal carcere di Bergamo si dichiara innocente. LA STRATEGIA DIFENSIVANella giornata di ieri si è svolto un primo colloquio con gli avvocati difensori Claudio Salvagni e Silvia Gazzetti, dal quale non emergono dettagli sulla strategia difensiva se non il fatto che la difesa sarebbe in grado di fornire una giustificazione plausibile sulla presenza del suo DNA. Bisognerà attendere leventuale ricorso al Riesame per scoprire quali carte abbiano in mano da giocare, ma non è affatto scontato che arrivi perché il rischio di una conferma dellordinanza di custodia cautelare, questa volta da parte di un collegio di giudici, potrebbe anche convincerli sullopportunità di soprassedere per vedere le prossime mosse dellaccusa. Il primo confronto tra accusa e difesa è fissato per il prossimo martedì presso il Ris di Parma quando sarà avviata lanalisi - alla presenza dei consulenti di tutte le parti - delle vetture di Bossetti e di quanto è stato sequestrato durante le due perquisizioni effettuate nella casa di Mapello. In particolare saranno analizzati alcuni taglierini e i giubbotti alla ricerca di polveri da calce.
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