150 anni fa Julius Payer, cartografo e sottufficiale dell'Esercito austriaco, forte alpinista e naturalista, conqusitava l'Adamello traendone un réportage di viaggio ed impresa alpinistica di altissimo valore: oggi quei dati e quell'impresa sono stati consegnati alla memoria storica grazie ad un bel volume scritto da Enzo Bona, Franca Aavancini Pezzotti e Gianni Ghetti, che hanno condotto un'approfondita ricerca strorico-documentaria sulla vita e l'impresa adamellina di Payer. La sua impresa, condotta a 22 anni di età, si avvalse nel settembre del 1864 delle due guide di Pinzolo Girolamo Botteri e Giovanni Caturani. Molto materiale raccolto dai curatori del libro “Julius Payer ed altre esplorazioni in Adamello nell'ottocento” è stato pubblicato negli anni a cura dell'annuale del Cai “Tracce” ed in altre pubblicazioni minori e specialistiche. Ora la ricerca ampia, ben documentata, impreziosita dalla riproduzione della carta originale stesa da Payer, documento determinante per l'alpinismo, la geologia e la vita della Montagna che diventerà sacra alla Patria in occasione delle vicende belliche legate alla prima guerra mondiale. Il libro è stato pubblicato a cura del Parco dell'Adamello ed ella Comunità Montana di Vallecamonica.