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1018 IACOVONE RESTA IN CARCERE
Alla fine la decisione del giudice non si è fatta attendere. Inizialmente rinviata per acquisire nuovi elementi sulle reali condizioni di salute di Pasquale Iacovone, il giudice questo mercoledì alla fine ha deciso che l'imbianchino accusato del duplice omicidio dei figli Davide e Andrea, può restare in carcere a Milano poiché le sue condizioni sarebbero compatibili con il carcere. Non è quindi stata accolta la richiesta del suo legale difensore Gerardo Milano che ne aveva chiesto la scarcerazione per vie delle sue condizioni di salute ancora precarie: secondo il legale Iacovone avrebbe bisogno di terapie settimanali specifiche disponibili solo in una struttura ospedaliera per guarire dalle gravi ustioni riportate sul 90% del corpo nell'incendio di quel tragico 16 luglio del 2013 quando i suoi figli Davide e Andrea di soli 9 e 12 anni furono ritrovati senza vita nel suo appartamento di Ono San Pietro dove l'uomo viveva dopo la separazione dalla moglie. Il 42enne accusato di aver soffocato i figli e poi di aver dato fuoco alla casa, resta quindi nella struttura penitenziaria di Opera e non andrà all'ospedale Niguarda di Milano e nemmeno in un centro specializzato del Cremonese. La decisione è stata presa dalla gup Maria Chiara Minazzato. Quindi Iacovone attenderà in carcere il giorno della prima udienza del processo con rito abbreviato a suo carico per duplice omicidio. Il pm Eliana Dolce sarà chiamata a stabilire, sulla base della perizia psichiatrica, dal prossimo 21 novembre, data in cui Iacovone comparirà in aula, se il papà di Davide e Andrea era in grado di intendere e di volere quando secondo l'accusa dopo giorni di vacanza con i due figli, avrebbe deciso, per vendetta, questa l'ipotesi, nei confronti dell'ex moglie, di porre fine alle loro giovani vite e poi alla sua. Ma Iacovone venne sottratto miracolosamente alla morte, ma non dalle sue responsabilità: ad aprile di questanno ha già patteggiato una pena a due anni e quattro mesi per una accusa di stalking nei confronti della madre dei due piccoli e ora arriva il processo per un accusa assai più grave.
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