“Bisogna parlare con i sindaci perché essi sono ormai espressione di liste civiche e non dei partiti”. Così l'ex assessore regionale e fino a pochi giorni fa ex vice-coordinatore vicario di Forza Italia Margherita Peroni, motiva la sua decisione di sostenere una lista “Comuni in Provincia” per l'elezione del nuovo consiglio provinciale e del presidente del nuovo ente in programma per domani in seguito alla riforma Delrio, andando contro la linea del suo partito che invece ha dato vita ad un accordo fra FI e PD e al listone unico a sostegno della candidatura di Pierluigi Mottinelli. Decisione che gli è costata la sospensione dal partito. “La contrapposizione è un valore ma Margherita Peroni ha commesso un errore politico” – spiega il coordinatore provinciale del partito Mattinzoli, secondo il quale “non c'erano alternative al listone anche se è stato un accordo difficile. “ Ma la Peroni insiste: “la legge Delrio ha tolto il voto ai cittadini e l'ha dato agli amministratori e gli amministratori dovevano essere sentiti, invece non hanno potuto decidere chi di loro doveva essere in lista. Gli è stato dato solo un compitino come fossero burattini. Il giorno dopo le elezioni si aprirà una fase difficile che non può prescindere dal dialogo con gli amministratori."