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2313 TORNA L'INCUBO FURTI IN VALLE CAMONICA
Un vero e proprio incubo. Le voci si rincorrono di casa in casa e la gente è sempre più allarmata. Chi dice che hanno rubato al vicino chi all'amico o al parente. Voci che trovano riscontro nei fatti: sono molti i furti nelle abitazioni messi a segno nelle ultime settimane in Valle Camonica. Quattro furti a Cividate Camuno, cinque a Paspardo, due a Cerveno, un paio a Ceto, non sono indenni nemmeno Piancogno e Bienno ma la lista potrebbe essere più lunga. In molti casi si tratta di furti di poco valore: i soliti ignoti si introducono nelle abitazioni, spesso passando anche dai terrazzi e dalle finestre, spesso all'ora di cena, in qualche caso anche mentre i proprietari sono in casa. Arraffano ciò che di valore trovano e poi si danno alla fuga. A Cividate tre furti negli ultimi due giorni sono stati messi a segno nel centro del paese: fra le abitazioni prese di mira anche quella del parroco Don Giuseppe che mentre era impegnato a celebrare la Messa si è visto derubare dei soldi per l'oratorio e di alcune affetti personali. Il quarto furto era stato messo a segno qualche settimana fa in una zona più perifierica del paese. A Paspardo il numero di furti ha spinto il sindaco Fabio De Pedro a convocare un'assemblea straordinaria con la cittadinanza che si è svolta questo mercoledì sera in comune. I ladri hanno turbato la quiete anche di altri piccoli comuni, come Ceto o Cerveno. Qui un cittadino attirato da alcuni rumori, ha sorpreso il ladro in camera sua e la ha visto fuggire dalla finestra. Anche a Piancogno in via Colombera i ladri hanno approfittato dell'assenza temporanea della padrona di casa per introdursi dal terrazzo al secondo piano noncurante della presenza al piano terra e al terzo piano degli altri inquilini della palazzina. Chiudere sempre bene porte e finestre quando si esce ma anche quando si è in casa propria può essere un consiglio utile così come denunciare ogni episodio alle forze dell'ordine. Si tratta di furti a raffica, veloci e messi a segno da ladri probabilmente agili. L'orario preferito dai ladri è quello della cena e i bottini sono sempre facilmente trasportabili e quantificabili in poche centinaia di euro, ma non per questo i furti fanno meno paura. Il timore maggiore della gente non è tanto il danno materiale, comunque molto sentito, ma è il danno morale di non sentirsi più sicuri a casa propria nel vedere violata la propria privacy e i propri oggetti personali, per non parlare del timore di trovarsi a tu per tu con un criminale proprio nelle proprie mura domestiche.
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