Questo venerdì 21 novembre prende il via il processo per omicidio nei confronti di Pasquale Iacovone, l'uomo accusato di aver ucciso nel luglio del 2013 i suoi figli Davide e Andrea di 9 e 12 anni, a Ono San Pietro. Il processo si terrà con rito abbreviato dopo che il giudice di Brescia Maria Chiara Minazzato, sulla base di una perizia, ha rigettato la richiesta di trasferimento in una struttura di riabilitazione sostenendo che le condizioni di salute dell'imbianchino che dopo aver soffocato – questa la pesatissima accusa – i figli e dopo aver dato fuoco all'appartamento di Ono San Pietro,  si sarebbe dato fuoco a sua volta andando incontro ad una lunghissima e dolorosa riabilitazione dopo che i soccorritori lo avevano strappato alla morte. Iacovone, che ha sempre dichiarato di non ricordare, dovrà difendersi da queste accuse questo venerdì quando comparirà in aula al Tribunale di Brescia difeso dal suo legale. Dal 24 gennaio scorso è nel carcere milanese di Opera in attesa della sentenza. Sentenza che la mamma di Davide e Andrea insieme alla famiglia Patti, agli amici e ai conoscenti, attenderanno in silenzio fuori dal Tribunale dove il Comitato “Uniti per i due angeli, in memoria di Davide e Andrea”, ha organizzato la manifestazione “del silenzio”. I partecipanti indosseranno magliette con la foto dei due bimbi, per esprimere solidarietà alla famiglia Patti e alle vittime di stalking in generale. Iacovone infatti è stato anche condannato per stalking poiché non accettava la fine della relazione con l'ex moglie che in silenzio sarà a Brescia per chiedere giustizia.