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1138 PEIA E LA SALA POLIVALENTE
Un' opera destinata ad entrare nella storia di Peia. Basti pensare da quanto si parla di sala polifunzionale, realizzata dal comunee a oggi inutilizzata. L' opera cantierata nel 2007 dall' allora sindaco Santo Marinoni con circa 600 mila euro di costi complessivi è costituita da un edificio disposto su due piani di oltre 300 metri quadrati ciascuno. «La sala è unopportunità perinserire nuovi servizi, piega Antonio Basile presidente di ProSenectute, tenendo conto dellincremento della popolazioneanziana. Potrebbe essere suddivisa in due aree. Una prima zonaattrezzata come poliambulatorio a disposizione dei medici con affitto agevolato. Si eviterebbe agli anziani il disagio dei trasferimenti e unidonea ripartizione degli orari faciliterebbe le visite anche a chi lavora. Il poliambulatorio potrebbe essere dotato di strumentazioni a disposizione dei medici, come defibrillatore, elettrocardiografo, spirometro, strumenti per controllo del diabete e del colesterolo. In altri locali potrebbero essere inserite attività di socializzazione e eventuale supporto alle famiglie. Suggerire possibili utilizzi di questo ambiente è l' appello lanciato dal sindaco Silvia Bosio, impegnata nel trovare una degna occupazione dei locali. Aver creato una struttura senza una precisa destinazione impone di valutare i concreti utilizzi prima di procedere alle rifiniture funzionali, che devono oltretutto essere finanziate. Dividere il salone panoramico in più ambienti sarebbe una sciocchezza, puntualizza la minoranza per voce dell'ex sindaco Marinoni, eventualmente si possono valutare soluzioni con pareti mobili. Si può pensare a un centro diurno per anziani o ad attività motorie serali. Per la sala polivalente la mia amministrazione aveva puntato su dotazioni strutturali davanguardia per il risparmio energetico e lasciato a bilancio 130 mila euro di disponibilità. Ora non resta che attendere per conoscere quale sarà il futuro della tanto discussa opera.
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