San Paolo ormai è così: pieno di gente. Talmente pieno da camminare praticamente in corteo lungo le bancarelle. Impossibile non fermarsi ogni metro a salutare qualche persona conosciuta. Difficile non lasciarsi tentare dal profumo dei dolci e delle frittelle. Impensabile per i più piccoli resistere al divertimento dei giochi. Scontato per gli adolescenti darsi appuntamento presso le giostre. Tradizione vuole che la festa di San Paolo a Esine faccia ritrovare tutta la comunità in una giornata di festa. L'appuntamento è talmente sentito anche dai commercianti che un po' da tutta la Valle Camonica giungono visitatori. Si tratta della prima occasione dell'anno, lasciato alle spalle ormai da un po' le feste, per tornare in strada e visitare quando il commercio locale propone in termini di prodotti tipici, soprattutto formaggi e salami, ma anche liquori e marmellate. Esposti oggetti di ogni tipo in un numero tale di bancarelle che la Pro Loco ha perso il conto e che vengono allestite per le vie del paese in modo da coinvolgere il più possibile la cittadinanza e anche le attività commerciali locali. Anche se i commercianti dicono il solito: “la gente c'è, guarda molto e compra poco.” Ma la festa patronale di Esine rappresenta comunque un appuntamento al quale non rinunciare. A fare pieno di incassi sono soprattutto i giostrai: i bambini hanno preso d'assalto l'area giochi, lo scivolo e il trenino, mentre i più grandi si sono buttati sulle giostre più da capogiro. Per chi ama la tranquillità San Paolo è sicuramente una festa da visitare nelle ore più calme della giornata, ma per chi ha visto la festa nascere e negli anni crescere, il fascino del tradizionale appuntamento con le bancarelle è proprio questo: vedere una partecipazione sempre numerosa che conferma la bontà di una ricetta consolidata, arricchita quest'anno anche da una mostra e da due concerti.