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1271 RITO ABBREVIATO PER SCHENA
Avrebbe ammesso le sue responsabilità Isaia Schena. Nel corso della prima udienza di questo lunedì, il camionista 37enne di Cene, accusato di aver ucciso nel marzo scorso la ballerina romena 27enne Madaline Palade, davanti al Gup Raffaella Mascarino, ha ripercorso quella notte, così come aveva fatto davanti al Gip, offuscata dall'alcol e dalla droga e terminata nel sangue. La sera di domenica 9 marzo 2014 Isaia Schena avrebbe dovuto incontrare la ragazza in un albergo - questa la ricostruzione fornita dal 37enne. L'incontro in hotel però saltò a causa dell'incidente che Schena ebbe con la sua macchina quel pomeriggio che lo costrinse a lasciare l'Audi A3 parcheggiata vicino alla baracca sul Monte Bue a Cene, dove quindi ha atteso Madaline Palade che, sempre secondo la testimonianza del camionista, avrebbe preferito fermarsi lì anzichè andare in albergo perchè a quel punto si sarebbe fatto per lei troppo tardi. Una decisione fatale poiché in quella baracca isolata tra i boschi e di notte, la giovane restò sola in balia del 37enne che aveva fatto uso di alcol e cocaina e che senza motivo, così come lo stesso avrebbe ammesso, perse il controllo uccidendo la giovane a pugni e a colpi di bottiglia e colpendola con il collo rotto di una bottiglia. Resosi conto del fatto poi Schena avrebbe tentato di togliersi la vita ferendosi all'addome ma il giorno seguente fu trovato nella stessa baracca e fu salvato dai soccorritori che lo portarono in ospedale. Poi per Schena si sono aperte le porte del carcere dove è ancora detenuto. Su di lui pesa anche un precedente per il quale era stato già condannato a tre anni: a luglio dell'anno precedente nella stessa baracca l'uomo aveva già picchiato una prostituta romena che però riuscì a scappare e a chiedere aiuto. Sarebbe inoltre indagato anche per procurato aborto. Accuse che si sommano a quella ancora più pesante di omicidio aggravato dalle condizioni di minorata difesa della vittima, dai motivi futili e dalla crudeltà. Un'accusa a cui il 32enne, con alle spalle una vita segnata dalle droghe e dall'alcol, non si sarebbe sottratto nemmeno nel corso dell'udienza preliminare di questo lunedì, quando i suoi difensori hanno ottenuto il rito abbreviato che verrà discusso a partire dal 2 marzo.
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