Il 24 maggio 1915 l'Italia entrava ufficialmente in guerra. Il primo conflitto mondiale aveva preso il via il 28 luglio dell'anno prima. Come non ricordare questi eventi su un territorio, come il nostro, che fu teatro della Guerra dei Ghiacciai sull'Adamello. Ogni anno, da qui al 2018, il Museo della Guerra Bianca organizzerà una serie di manifestazioni. Le principali saranno scandite dalle date delle più importanti battaglie. Così anche quest'anno – spostate alla domenica successiva – verranno ricordate in quota le principali battaglie combattute cento anni prima. Ovviamente le manifestazioni prenderanno il via il 24 maggio a Temù, al Cinema Alpi con la ripresentazione del libro tratto dal diario di Giovanni Biondi, Oscuri eroi colla fronte impastata di sudore e la proiezione del film "Torneranno i prati" di Ermanno Olmi. Il 9 giugno, per ricordare il tenativo italiano di conquista della Conca Presena si salirà a piedi per celebrare una messa al monumento della Fratellanza. Il 15 luglio nella zona del Garibaldi, si ricoerderà il tentativo austriaco di penetrate attraverso il Passo Brizio. La messa verrà celebrata sulla tomba degli austriaci. Il 25 agosto verrà ricordata la conquista italiana di Cresta Castellaccio Lagoscuro Payer Pisgana. Si salirà della Val Sozzine e la messa verrà celebrata nella zona del Pra de l'Ort. GLI APPUNTAMENTI SUL TERRITORIOUltimo appuntamento il 23 settembre in conca Montozzo per ricordare le battaglie che hanno visto questo territorio conteso nei primi mesi di guerra. In quell'occasione potrebbe esserci un gemellaggio con i comuni di Vermiglio e di Pejo per il restauro di una grotta-ricovero austriaca sul Torrione dell'Albiolo. Per ogni appuntamento sul posto verrà presentata una lezione storica sulla battaglia. Dal 18 al 26 luglio, la settimana del Pellegrinaggio in Adamello, il Museo ospiterà alcune conferenze. Saranno tanti gli appuntamenti in quota, comunque, perché sono state soprattutto le vette il teatro delle battaglie sul fronte dell'Adamello, un fronte che non ha avuto certo scontri come quelli dell'Ortigara, del Piave, e del Carso, dove i soldati morivano a migliaia ogni giorno – in Adamello in tutta la gerra non ci sono stati più di mille e 300 morti – ma che hanno comunque scritto pagine di storia. Diversi saranno gli appuntamenti al Museo, ma non solo perchè le pagine scritte su queste montagne non si possono dimenticare.