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821 ANNO MONTINIANO ALL'EREMO
In occasione della beatificazione di papa Paolo VI, avvenuta domenica 19 ottobre, la diocesi di Brescia ha indetto un anno montiniano, dal 19 ottobre 2014 (data della beatificazione) all8 dicembre 2015 (cinquantesimo di chiusura del Concilio) con l'intento di riflettere sulla figura del Papa del Concilio. Se il Concilio è riuscito a giungere a termine assorbendo tensioni, creando ponti tra posizioni diverse, giungendo a conclusioni praticamente unanimi, lo si deve alla pazienza, alla lucidità, alla capacità di ascolto e di mediazione di questo grande Papa. Furono anni molto difficili per papa Montini, sia quelli della conclusione del Concilio con i fermenti che arrivavano nel cuore di Roma dalle lontane chiese dell'America latina, ma anche dall'Olanda, dalla Svizzera, dalla Germania, dal silenzio assordante delle chiese dell'Est Europa, dall'Africa e dall'Asia. Man mano che la Chiesa si apriva al mondo, sembrava che questo mondo si allontanasse dalla Chiesa e quindi andasse per strade lontane e credo che sia stata una esperienza deludente che Paolo VI ha conosciuto. Nonostante questo il cammino continua come cammino di attenzione davanti alla cultura delle cose belle che luomo sa creare. Paolo VI è stato un uomo profondo di pensiero e di spirito cristiano; ha vissuto in modo profondo lamore per Gesù Cristo e per la Chiesa, che lha conosciuta in tutte le sue dimensioni, e quindi aveva una percezione molto chiara del bello ed anche del limite dellesperienza ecclesiale. Però ciò non gli ha impedito di volerle bene con un affetto filiale straordinario con uno straordinario amore per luomo che incarnava lamore di Dio. Paolo VI ha aperto una strada senza ritorno: lidea del Concilio come aggiornamento della fede in modo che corrisponda alle sfide dellesperienza delluomo di oggi, perché Dio ha sempre amato il mondo come sua creatura. Forse, però, laspetto più interessante e meno noto della vita di Papa Montini è stata la sua spiritualità. A chi ripercorre i suoi discorsi e ricorda i gesti che hanno accompagnato il suo ministero, appare chiaramente la limpidezza del cuore di questo grande Papa; le motivazioni semplici e dirette dei suoi comportamenti; la ricerca appassionata della testimonianza a Gesù; il disinteresse personale. Perfettamente aderente all'esortazione del vescovo di Brescia Mons. Luciano Monari, l'Eremo dei Santi Pietro e Paolo di Bienno, dono simbolico della Diocesi di Brescia a Paolo VI, ha strutturato numerose iniziati per l'anno montiniano tra cui spicca il convegno di sabato 21 febbraio che ha tracciato un percorso teologico, pastorale, spirituale, umanistico e culturale intrinseco alle due esortazioni apostoliche. La Evalgelii Nuntiandi di Paolo VI e la Evangelii Gaudium di Papa Francesco, puntando soprattutto sulla figura di Paolo VI come Maestro di evangelizzazione. Relatori eccezionali del convegno, moderato dal Direttore del Giornale di Brescia Giacomo Scanzi, sono stati il Cardinale Paul Poupard, collaboratore di Paolo VI alla Segreteria di Stato; ed il gesuita Padre Giampaolo Salvini, Direttore emerito della Rivista La Civiltà Cattolica.
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