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1105 NASCE IL VILLONGO SARNICO
Il Sarnico FC diventa UESSE Villongo Sarnico. Fusioni nel calcio sebino. Dopo una stagione calcistica piena di soddisfazioni e di obiettivi raggiunti sia nelle fila del settore giovanile che nelle rispettive prime squadre, i dirigenti delle società due società bergamasche del Sarnico FC e dell'ASD Villongo Calcio, hanno deciso di dar vita ad una nuovo società calcistica che vogliono far diventare ancor più performante e che unisce le migliori abilità e competenze specifiche di entrambe le società. Nasce così lUESSE Villono Sarnico. I due presidenti, Walter Duci del Sarnico FC e Andriano Signorelli del ASD Villongo Calcio, insieme ai propri dirigenti, hanno siglato laccordo nei giorni scorsi, convinti di poter offrire al circondario dei due comuni una prima squadra ed un settore giovanile sempre più competitivo e che possa essere punto di riferimento per i migliori giovani giocatori e per le loro famiglie. Punto ferm della nuova società sarà comunque il tradizionale rapporto di fidelizzazione e grande fiducia con lINTER che da anni rappresenta per Sarnico un punto di riferimento formativo e di collaborazione imprescindibile soprattutto per quanto riguarda il settore gionali. La prima squadra e gli juniores giocheranno a Villongo mentre il settore giovanile svolgerà tutte le sue competizioni al Comunale di Sarnico Achille e Cesare Bortolotti. Il presidente del nuovo sodalizio è Adriano Signorelli che, nel suo primo intervento pubblico presso il Comunale di Sarnico, di fronte ad un folto pubblico e a fianco di tutti i dirigenti ed in particolar modo al vice presidente Valter Duci, ha voluto sottolineare limportanza di questa unione caratterizzata da profonda stima reciproca, passione e spirito di sacrificio. Passaggio fondamentale dellintervento è stato il messaggio alle famiglie presenti. Signorelli ha voluto sottolineare limportanza educativa del calcio per i più piccoli ma anche lo sforzo che da anni Sarnico ha profuso non solo per creare buoni giovani giocatori ma soprattutto educare gli stessi al rispetto reciproco, al sacrificio e al saper accettare la sconfitta riconoscendo valore agli avversari.
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