Una settimana fa alle 17.30 di martedì 7 luglio Irdi Doci, operaio albanese 35enne, perdeva la vita per una coincidenza tragica sul posto di lavoro alla Metalcamuna di via Nazionale di Ceto. Dopo l'espletamento di tutte le pratiche del caso, la sua salma è stata sottoposta ad autopsia e quindi custodia presso la sala mortuaria dell'Ospedale di Esine in attesa dei visti internazionali per il rimpatrio in Albania, sua terra natale dove era nato il 28 maggio 1980 a Luz di Kuie a circa 20 chilometri da Durazzo. Durante la lavorazione di un pezzo di metallo con la punzonatrice, macchina alla quale Irid era addetto, il giovane era stato colpito da una scheggia di acciaio. L'autopsia che si è svolta nella giornata di venerdì 10 luglio presso l'obitorio dell'Ospedale di Esine ha confermato l'emorragia imponente che ha provocato la sua morte in pochi secondi. Irid, colpito dalla scheggia e sanguinante, nel tentativo di chiedere aiuto, si era allontanato di qualche metro dalla macchina alla quale stava lavorando ed aveva quindi tentato di raggiungere il bagno. Ma era crollato a terra privo di vita. Inutili i tentativi di portargli soccorso sia da parte dei compagni di lavoro che da parte del 118 con l'autoambulanza da terra dell'Arnica dei Berzo Demo e dell'elicottero giunto da Brescia. Le indagini erano partite immediatamente a cura dei Carabinieri di Cedegolo con i colleghi di Breno, mentre i tecnici dell'Asl Vallecamonica-Sebino avevano svolto tutte le indagini ambientali e sul macchinario al quale lo sfortunato operaio stava lavorando. In questi giorni la famiglia di Irid, che vive a Corna di Darfo in via Ubertosa 9, la moglie con i due figli piccoli, i genitori, i due fratelli e la numerosa parentela, è stata visitata sia dai connazionali che dai compagni di lavoro: Irid infatti era molto apprezzato per la sua dedizione e la sua costanza. Intanto l'impresa di onoranze funebri Gasparini di Ceto ha svolto tutte le pratiche necessarie presso il Consolato albanese a Milano e la Prefettura di Brescia per poter ottenere tutti i nulla osta necessari al rimpatrio della salma che potrebbe avvenire nella giornata di mercoledì o più probabilmente di giovedì 16 luglio con un volo da Malpensa a Tirana dove verrà presa in consegna da un'impresa locale di pompe funebri per lo svolgimento del funerale che avverrà secondo il rito musulmano albanese.