14
1152 MAXI INCHIESTA SUI REATI TRIBUTARI
L'operazione è scattata all'alba di questo giovedì quando le fiamme gialle del Comando Provinciale di Brescia, hanno dato il via ad una trentina di perquisizioni nelle province di Brescia, Bergamo, Milano, Vercelli e La Spezia. Il bottino sequestrato dalla Guardia di Finanza ammonta dieci imprese, novantadue immobili, trentadue autovetture, un motoscafo e denaro in contante per un valore di circa 8 mln di euro. Le indagini avrebbero permesso di sgominare una banda italo albanese che, secondo le accuse, dominava gli appalti pubblici del lago dIseo e più in generale delle province di Bergamo e Brescia grazie alla collaborazione di amministratori locali, professionisti e funzionari di banca. Nel mirino sono finiti dieci soggetti per i quali è scattata unordinanza di custodia cautelare. Devono rispondere a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, riciclaggio, bancarotta fraudolenta e reati contro la pubblica amministrazione. Due dei soggetti fermati sono stati portati in carcere, per uno degli indagati è stata disposta la misura degli arresti domiciliari, mentre per altri sette responsabili quella dellobbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Fra i volti noti condotti in carcere, quello del presidente del Darfo Boario Calcio Gezim Sallaku, già arrestato lo scorso aprile per un'altra inchiesta della Procura di Brescia ma poi immediatamente scarcerato, e il fratello Saimir. Tra le decine di blitz di questo giovedì, le Fiamme Gialle hanno visitato anche la sede del Darfo Boario. Un atto dovuto: gli agenti si sono intrattenuti circa un'ora ma non hanno portato via nulla e la stessa società di dice tranquilla. Per tranquillizzare i tifosi e fugare ogni timore relativo all'U.S Darfo Boario, la società nella figura del vicepresidente, dei dirigenti e dei collaboratori, questo giovedì in un comunicato stampa pubblicato sul sito internet, afferma di aver appreso la notizia con rammarico e incredulità ma anche con fiducia nell'operato della Giustizia per far luce su eventuali reati commessi. La società sottolinea che i fatti contestati non riguardano l'U.S. Darfo Boario e quindi le attività di programmazione estiva proseguono regolarmente. La Prima Squadra e tutte le squadre del settore giovanile sono infatti già state iscritte ai rispettivi campionati per la stagione sportiva 2015/2016.
Condividi questo articolo: