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931 DISORDINI BERGHEM FEST 38 COLPEVOLI
Trentotto ultrà dellAtalanta sono stati condannati per i disordini alla Bèrghem Fest del 25 agosto 2010. È quanto si legge nelle 139 pagine della sentenza del maxi processo agli ultrà depositate nei giorni scorsi dal giudice Maria Luisa Mazzola. Si tratta di147 imputati, 50 i condannati, fra cui il leader della Curva, Claudio Galimberti, più noto come il Bocia. Secondo il giudice anche chi materialmente non lanciò bombe e non appiccò il fuoco alle auto è da giudicare colpevole, almeno sotto il profilo morale, perché avrebbe dovuto immaginarsi quello che sarebbe potuto succedere quella sera. L' accusa non è solo di radunata sediziosa, ma anche quelle di danneggiamento e lesioni, per il ferimento dellispettore di polizia Massimo Calcagno e il rogo di quattro auto, fra cui una della polizia locale di Alzano. La difesa aveva invocato lassoluzione perché, di fatto, la polizia non era riuscita a identificare nessuno degli autori materiali dei danneggiamenti, compiuti da un manipolo di teppisti a volto coperto, che erano riusciti a raggiungere la tensostruttura al cui interno si svolgeva il dibattito alla presenza di Roberto Maroni, Roberto Calderoli e Giulio Tremonti. I manifestanti si sono difesi, dicendo di essere presenti semplicemente per far sentire i propri fischi sulle scelte adottate riguardo alla tessera del tifoso. Ma come ribadito dal giudice Maria Luisa Mazzola, alcuni dei compartecipi, sia pur non avendo provocato danni materiali, con la loro presenza sul luogo dell' accaduto fa si di poter ritenere gli stessi concorrenti morali. Questi ultimi infatti avrebbero dovuto prospettare le conseguenze delliniziativa assunta da altri. Una valutazione, questa, che potrebbe costituire un precedente in fatto di disordini da stadio. E' tenuto a rispondere non solo chi agisce, ma anche chi è presente concorrendo moralmente. Il Bocia, che a processo doveva rispondere di una trentina di capi dimputazione, è stato condannato a tre anni, contro i sei chiesti dal pm Carmen Pugliese. Al capo ultrà il giudice ha concesso le attenuanti generiche, riconoscendo il «buon comportamento processuale» e la recente presa di distanze da episodi di violenza.
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