Il suo ritrovamento fortuito e le sue fattezze pregiate, la naturalezza della figura femminile potente, protettrice, classica ed eterna. E' ciò che ha spinto Ozmo, uno dei padri fondatori della Street Art Italiana, a scegliere la Minerva, come soggetto per la sua opera. La Dea Romana, della quale la Valle Camonica conserva uno dei più pregiati esemplari di scultura colta di età augustea, ovvero la Minerva di Breno-Spinera, ora veglia su Breno e sulla sua piazza Mercato. Dipinta in bianco e nero, con tratteggio chiaroscuro, l'immagine delle Dea, protettrice delle ari, dei mestieri e della città, è stata reinterpretata e contestualizzata dall'artista che l'ha dipinta sullo sfondo scuro della parete/tela di oltre 480 metri quadrati. Con la mano sinistra regge la lancia, mentre con la destra sostiene la Civetta, simbolo dell'amore per la conoscenza e simbolo di saggezza. Accanto a lei, i mosaici rimandano alle decorazioni presenti nel Santuario Tempio di Spinera.  Ora la Dea è tornata al centro della vita civica della comunità, accanto al Castello di Breno, tra la torre medievale e la piazza, un ponte tra passato e futuro.