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962 SS42 COLONIZZATA DALLE ERBE
Il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, sentite le richieste del territorio rispetto allo stato in cui versa la strada statale 42, invasa dalla vegetazione spontanea, si è attivato con i dirigenti ANAS per risolvere la situazione. L'incontro con l'Ing. Anna Maria Nosari ha portato alla decisione che nella giornata di giovedì 27 agosto si procederà allo sfalcio dell'erba e degli arbusti cresciuti ai lati della statale. Infatti, poiché la strada statale 42 è l'arteria principale della Valle Camonica, sulla quale insistono ogni giorno migliaia di auto, attraverso quale, in questo periodo di vacanze, molti turisti raggiungono i luoghi di villeggiatura. La vegetazione spontanea che è cresciuta in modo particolarmente rigogliosa, anche per la mancanza di interventi organici e periodi ornai da due anni, sta minando la sicurezza degli automobilisti. Infatti, dal punto di vista strettamente ottico-psicologico , la carreggiata si restringe pericolosamente facendo il mod9o che molti automobilisti impercettibilmente viaggiano più spostati verso il centro della carreggiata. Dal punto di vista fisico-chimico, le radici delle piante, molto aggressive e invasive, di fatto rompono l'asfalto anche per la larghezza di un metro e per tutta la lunghezza della presenza delle piante. Nel caso della nuova statale 42, da Costa Volpino almeno fino a Breno, si tratta di oltre 60 chilometri di asfalto rovinato sommando i due lati della strada. L'intervento di sfalcio della vegetazione, che in alcuni tratti supera anche i due metri di altezza, a riprova della sua forte spinta biologica, però è un tampone provvisorio: infatti, anche secondo il notissimo botanico camuno Enzo Bona, consulente anche del Parco dell'Adamello, fondatore del gruppo Botanica Rhaetica che conta migliaia di iscritti in tutta Italia, lo sfalcio puro e semplice farà riprendere vigore alle piante che si trovano tutte alla stesa linea di partenza e dunque consentirà alle più feraci di riprendere a crescere anche con maggior forza. Certamente è stato ipotizzato anche un intervento per irrorazione con diserbante: ma questo, se venisse fatto a irrorazione da autocisterna, finirebbe per danneggiare gravemente il suolo, campi e prati vicini, quindi corsi d'acqua con i risultati che ben si immaginano. L'intervento di elezione, dopo lo sfalcio, afferma ancora Enzo Bona, è certamente quello dell'arretramento del terreno di germinazione della piante spontanee tramite lo scalzo che deve essere fatto con il badile a mano o con attrezzatura adeguata per pulire completamente il margine della strada, sul quale può essere usata una piccola quantità di diserbante in forma locale. A scoipo puiramente conoscitivo, Enzo Bina cita alcune delle specie che hanno colonizzato in modo infestante i bordi della statale 42: sono l'oenotera, il verbastum tapsus, la buddleia, la conysa canadensis, la pueraria lobata rampicante, il senecium inaequidens sudafricano giallo che cresce a ciuffi per terra ed è piuttosto pericoloso anche per l'uomo, la robinia, la solidago gigantea con pennacchio giallo, l'artemisia annua e vulgaris. Insomma, un grande giardino botanico, che però è bene rimanga dove deve rimanere perché, conclude Enzo Bona, le piante fanno il loro dovere: occupano, cioè, gli spazi lasciati liberi da altre specie e dall'uomo.
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