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856 NIENTE CONTRIBUTI AGLI HOTEL CON PROFUGHI
La riforma sul turismo è legge. Dopo un serrato confronto, questo mercoledì sera il Consiglio regionale ha approvato il testo del provvedimento, elaborato da un gruppo di lavoro ristretto in seno alla Commissione Attività produttive e poi modificato in Aula da una serie di emendamenti e subemendamenti. Il testo è stato votato dalla maggioranza con 40 voti a favore. 26 i voti contrari espressi dai gruppi di minoranza. 87 gli articoli della legge che ridisegna il comparto del turismo in Lombardia proponendo un sistema integrato in cui cooperino soggetti pubblici e privati per offrire prodotti e servizi innovativi e di qualità. Il provvedimento promuove aggregazioni e reti di impresa, attua politiche di semplificazione, favorisce accordi interistituzionali, mette tra le priorità laccessibilità a servizi e strutture, spinge sulla digitalizzazione, apre le porte alla carta del turista. Tra i nuovi strumenti un osservatorio regionale e questionari di gradimento uniformati per tutti i turisti. Nel triennio la Regione metterà a disposizione 25 milioni di euro. Di questi 25 milioni di euro non potranno beneficiare le strutture alberghiere e non alberghiere il cui fatturato negli ultimi tre anni non sia stato integralmente legato ad attività turistica. Questo significa che sono esclusi dalla possibilità di recepire i contributi regionali partecipando ai bandi della Regione sul turismo, quegli alberghi che hanno ospitato i migranti. Proprio questo nodo è stato oggetto di un lungo dibattito. L'emendamento è stato proposto dal centro destra riformulando la proposta iniziale della Lega Nord che prevedeva addirittura sanzioni o sospensioni per gli albergatori ed è stato fortemente criticato da PD, Movimento 5 Stelle e Patto Civico. Alla fine è stato approvato con voto segreto, con 41 voto favorevoli e 29 contrari. Un modo per "favorire chi non ha lucrato sul profittevole business dell'immigrazione" secondo il centro destra. Una norma ingiusta e contro i principi fondamentali della Costituzione" secondo le opposizioni che accusano la maggioranza di speculazione politica ed ideologica e di aver in questo modo inficiato il contenuto della legge. In Aula, prima del voto finale, è intervenuto anche il governatore Roberto Maroni: I soldi dei lombardi - ha spiegato - che servono a finanziare il turismo, devono essere utilizzati solo per questo tipo di attività.
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