14
863 VERTICE SULLA SICUREZZA
La situazione della sicurezza pubblica in provincia di Bergamo, è stata al centro, martedì 3 novembre, della riunione tecnica delle forze di polizia presieduta dal prefetto Ferrandino. Nel corso della riunione è stato svolto un approfondito esame dei dati concernenti i reati che incidono sulla percezione di sicurezza dei cittadini. Il raffronto tra i primi dieci mesi del 2014 con quelli del 2015 - si legge nel comunicato della Prefettura - ha confermato la fotografia della realtà cittadina ed anche della provincia nel suo complesso (tenuta costantemente sotto controllo nel corso degli ultimi due anni), che vede una significativa flessione dei delitti in generale, non solo con riferimento ai furti in abitazione, ma anche con riguardo alle fattispecie dei furti in generale (furti in esercizi commerciali) ed alle rapine. Tuttavia, lattenzione dei responsabili della sicurezza si è focalizzata, in particolare, sullanalisi dei recenti, gravi episodi che nei giorni scorsi hanno riguardato il bar «Lunapiena»in città a Bergamo dove, nella serata del 31 ottobre, è stato accoltellato a morte Diouf Pape Amadou e la tabaccheria di via Carnovali, dove, nella giornata del 1° novembre, il titolare è stato rapinato e violentemente percosso. Al centro della riunione anche il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, oggetto di mirata attività di contrasto attraverso specifici servizi svolti dalle forze di polizia. Al riguardo: sono state confermate le linee operative di contrasto dello spaccio di stupefacenti allesterno delle scuole, concordate nella riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia svoltasi in Prefettura in occasione dellinizio dellanno scolastico; è stata disposta unulteriore intensificazione delle attività di contrasto a tale fenomeno nelle zone della provincia ritenute particolarmente esposte ed in prossimità delle discoteche. I servizi di controllo continueranno ad essere svolti, sotto il coordinamento del questore, con il concorso della polizia locale e con limpiego della stazione mobile dellArma dei carabinieri.
Condividi questo articolo: