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946 NEL LIBRO LA COCAINA PER IL BIDELLO
E' rimasto incastrato dopo che un finanziere, fintosi corriere gli ha consegnato un pacco proveniente dalla Colombia: in realtà allinterno, come ben sapevano gli uomini della Guardia di finanza dellaeroporto di Malpensa, non cera un normale libro come indicato sui documenti, ma un volume letteralmente intriso di cocaina. Così è finito In manette, accusato di importazione e detenzione di sostanze stupefacenti, un 52enne incensurato residente ad Alzano Lombardo, che lavora in una scuola paritaria di Bergamo. L' uomo di professione bidello, assistito dallavvocato Martina Palma, davanti al giudice per le indagini preliminari Raffaella Mascarino si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il magistrato, in considerazione della mancanza di precedenti penali, convalidando larresto per ora gli ha concesso i domiciliari. Quella Colombiana è una rotta particolarmente monitorata dalle Fiamme Gialle per la possibilità di spedizioni di sostanze stupefacenti, quindi anche il pacco in questione è stato controllato con estremo scrupolo. Allinterno quello che, allapparenza, sembrava un normalissimo libro ma che una volta controllato si è rivelato essere lennesimo stratagemma per il traffico internazionale di cocaina: tutte le pagine, infatti, sono risultate imbevute della sostanza. Il pm di turno, vista la presenza di un indirizzo del destinatario, decide il ritardo delsequestro della droga: i militari, fingendosi corrieri, contattano quindi il 52enne per concordare orario e luogo di consegna e il bidello indica appunto giovedì, poco prima delle 16, quando sa di essere a casa libero dal lavoro. Puntualmente la Guardia di finanza si presenta, con un militare mascherato da corriere e, appena il 52enne firma la ricevuta e prende il pacco, scattano le manette. Le indagini proseguono ora per rintracciare eventuali altre persone coinvolte e per accertare il quantitativo di droga: il procedimento per recuperare la cocaina dalle pagine del libro, infatti, richiede un certo tempo e organizzazione, il che porta a pensare a una rete più estesa. Tra le ipotesi al vaglio anche quella che luomo possa essere stato non tanto un trafficante, quanto un semplice punto di passaggio, pagato per ricevere i pacchi e poi smistarli altrove.
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