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1093 PROFUGHI TRASFERITI
Venerdì 19 febbraio al termine di un sopralluogo a sorpresa compiuto da Polizia locale, personale dellAsl e carabinieri, alla presenza del viceprefetto vicario di Brescia e del sindaco di Sulzano Paola Pezzotti, è stata presa al decisione di trasferire al centro Pampuri di Brescia i 16 ospiti nordafricani ospiti dell'Albergo Alpino di via Cantoniera. L'ispezione ha evidenziato alcuni problemi legati all'uso dei locali per i quali è stato fissato un protocollo preciso da parted ella Prefettura. Il primo nucleo di profughi- provenienti per lo più dal Malì, da Senegal e dalla Nigeria era approdato nellagosto del 2014. Titolare del contratto di prima accoglienza siglato con la Prefettura è lhotel Milano di Brescia, c he aveva subappaltato all'albergo Alpino l'accoglienza mantenendo la titolarità dei i rapporti giuridico-amministrativi con le istituzioni. Questo fatto, secondo Legambiente basso Sebino, che si era occupata attivamente dei profughi in varie attività sociali e associative del territorio, aveva creato disfunzioni e riposte a volte considerate non adeguate rispetto al protocollo siglato. In questi due anni c'erano state alcune manifestazioni di intolleranza verso i rifugiati, organizzate da Forza Nuova che aveva manifestato per ben due volte davanti allAlpino. Sul fronte opposto, quello dell'accoglienza e del senso civico di cittadinanza attiva, i volontari di Legambiente, avevano familiarizzato con i rifugiati, raccogliendo per loro calzature e vestiti, organizzando corsi di alfabetizzazione e gite in bici, affiancandoli nella pulizia di piazze e spiagge. Sembra che negli ultimi tempi però gli ospiti dell'Alpino avessero manifestato qualche insofferenza rispetto al trattamento che ricevevano. Dal canto suo il gestore ha assicurato che avevano un menu vario ogni giorno e che usavano della struttura come volevano. Il gruppo che venerdì ha traslocato a Brescia aveva quasi completato il ciclo che precede la definizione del loro status.
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