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1024 SENTENZA DI ERGASTOLO PER BOSSETTI
Come lo era stato per quasi tutto il processo che lo vedeva imputato per il delitto di Yara Gambirasio, anche durante la lettura della sentenza di condanna allergastolo Massimo Bossetti è stato freddo, impassibile, distaccato. Ha solo detto ai suoi avvocati: Non è giusto, è una mazzata, avevo fiducia nella giustizia. Il verdetto della Corte dAssise presieduta dal giudice Antonella Bertoja è arrivato alle 20.37 di venerdì primo luglio, dopo oltre dieci ore di camera di consiglio.Prima aveva parlato lo stesso Bossetti, che aveva cercato di convincere giudici e giurati della propria innocenza: Sarò anche uno stupido, un ignorantone, un cretino ma non sono un assassino. Questo sia chiaro a tutti. Se mi condannerete sarà il più grande errore giudiziario di questo seconolo. Il carpentiere di Mapello aveva poi parlato del dna, la prova che lha portato in carcere il 16 giugno 2014: Sarei un pazzo a chiedervi di rifare il test se fossi colpevole. Anche perché se le analisi risultassero positive vi toglierebbero ogni dubbio sulle mie responsabilità. Quel Dna non è mio, non è mio, e vi supplico e vi imploro di fare questa verifica perché il risultato farebbe chiarezza su di me. Parole che non sono però servite a salvare Bossetti dallergastolo per lomicidio della ragazzina. I giudici hanno inoltre stabilito che Bossetti non avrà più la patria potestà sui suoi tre figli, ancora minorenni, e che dovrà risarcire i genitori di Yara con 400mila euro a testa e 150mila ciascuno i loro tre figli. Fuori dallaula le due donne della sua vita che hanno voluto essere presenti, la moglie, Marita Comi, e la sorella gemella, Laura Letizia, si sono abbracciate a lungo, il volto solcato di lacrime. Per i giudici, quindi, è stato il muratore di Mapello a prendere Yara il 26 novembre del 2010 e a ucciderla, nel campo di Chignolo dIsola dove il corpo della tredicenne di Brembate di Sopra sarà trovato tre mesi dopo. E lo ha fatto con quella crudeltà che costituisce laggravante che ha comportato il carcere a vita, pur senza quei sei mesi di isolamento chiesti dallaccusa. Bossetti è stato invece assolto dallaccusa di calunnia perché il fatto non sussiste ai danni di un collega, Massimo Maggioni, verso il quale, secondo laccusa, avrebbe cercato di indirizzare le indagini. I giudici non hanno applicato lisolamento diurno per sei mesi, unitamente allergastolo, come chiesto ancora dal pubblico ministero Letizia Ruggeri.
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