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VALPIANA ISOLATA DA UNA FRANA

Una grossa quantità di terra, alberi e detriti valutabile attorno ai 40-50 metri cubi è scivolata a valle attorno alle 9 di sabato a Gandino, lungo la strada che dal Fondovalle sale verso Valpiana e la Malgalunga, in territorio di Sovere. All'origine dello smottamento le forti piogge che in mattinata hanno investito la zona, ma la situazione si è gradualmente deteriorata dopo i nubifragi delle scorse settimane, nell’ambito di un quadro complessivo molto critico. La massa franosa ha invaso la carreggiata poco oltre la vecchia «masna», fra le località Tiro a segno e Clusven. Più che la mole del materiale che ha ostruito la carreggiata (sgomberato parzialmente in mattinata con una ruspa), a preoccupare è la stabilità del tornante soprastante, sotto al quale l’acqua ha scavato in profondità, mangiandosi gran parte della carreggiata e lasciando il guard rail sospeso nel vuoto. Sul posto, richiamati poco dopo le 9 da alcuni residenti che si sono subito attivati, sono arrivati una pattuglia della vigilanza urbana, il vicesindaco Maurizio Masinari, il tecnico comunale, i vigili del fuoco di Gazzaniga, la squadra di Protezione civile Valgandino. Le valutazioni dei tecnici e dell’Ufficio territoriale regionale di Bergamo hanno portato all’emissione di un’ordinanza comunale che dispone la chiusura della strada, il divieto di transito resterà valido sino al ripristino della situazione. Disagi consistenti per gli escursionisti ma anche per l’agriturismo «Le Rondini», situato poche decine di metri a monte dallo smottamento. Per l’area di Valpiana il tema del dissesto idrogeologico è purtroppo all’ordine del giorno, al punto che nei mesi scorsi il Comune di Gandino aveva presentato il piano esecutivo, redatto da Studio Gea nell’autunno 2015, che ipotizza interventi lungo i sette chilometri della strada di Valpiana per oltre 2.250.000 euro. Quello di ieri non è infatti un episodio isolato. Un distacco analogo, poco più a monte, si era verificato nel 2012 e, più in quota, è nota la criticità vicino alla chiesetta di Sant’Antonio. Il 7 febbraio di quest’anno alcuni grossi massi caduti sulla carreggiata erano stati rimossi con mezzi di fortuna dai proprietari di seconde case, per garantire il transito provvisorio. Il Comune aveva allora emanato un’ordinanza di chiusura notturna, ora lo stop è completo. Nei prossimi giorni si decideranno tempi e modalità di intervento.
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