Quando nel 2014 il Consorzio della Castagna aveva chiesto ai 15 comuni che ne fanno parte, uno sforzo economico maggiore per sostenere l'ente, aumentando le quote associative per il 2014 e per il 2015, il sindaco di Breno Sandro Farisoglio aveva risposto che per questa volta metteva sul piatto i 2000 euro richiesti ma che se dopo due anni il piano di rilancio non avesse portato ad una stabilità finanziaria, avrebbe preso delle decisioni. Detto, fatto. Il comune di Breno, di fronte alle continue perdite dell'ente, nel consiglio comunale convocato in seduta straordinaria questo mercoledì sera, mette all'ordine del giorno il recesso dal Consorzio della castagna. La volontà di uscire dalla compagine, non dipende dalla missione del Consorzio, che è quella di promuovere i prodotti a base di castagna e le tradizioni del territorio, ma dipende dai conti in rosso di una realtà che secondo il sindaco di Breno, avrebbe perso oltre 200 mila euro in pochi anni. Nel 2011 la perdita era stata di 42 mila euro, nel 2012 di 34 mila, nel 2013 è salita a 48 mila, così come nel 2014 e anche quest’anno la perdita conseguita è di 51 mila euro, sempre in crescita. Le già scarse risorse degli enti comprensoriali e dei comuni, secondo Sandro Farisogio, andrebbero spese diversamente.