Forse non sapeva bene come fare. Così quando si è trovato davanti il boccettino di popper, anziché annusarlo, lo avrebbe bevuto. Subito ha cominciato a stare male e poco dopo, è morto per overdose. E' ciò che sarebbe successo nella notte tra domenica e lunedì a Lovere. Vittima, un operaio 50enne di Breno. Quella notte si sarebbe trovato sul lungolago insieme a due amici, un 34enne di Cerete e un 44enne di Paratico. I tre decidono, intorno all'una, avrebbero deciso di sballarsi un po', con del popper, ma il 50enne, inesperto, avrebbe ingerito la sostanza contenuta nel boccettino, che solo annusandola provoca immediatamente, uno stato temporaneo di alterazione e ilarità. Era circa l'una e trenta quando l'uomo è stato portato in ospedale a Lovere. Già non era cosciente. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo e di salvargli la vita. L'uomo è morto poco dopo. Dall'ospedale è partita la chiamata ai carabinieri che hanno interrogato i due amici dell'uomo per capire come sono andate le cose e risalire alla provenienza della droga. Verranno iscritti nel registro degli indagati come persone informate dei fatti. Secondo il loro racconto, il 50enne si sarebbe sentito male dopo aver ingurgitato il popper anziché inalarlo. Si tratta di una sostanza liquida composta di nitrito di amile, nitrito di etile o nitrito d'isobutile, ed è contenuto, con diversi nomi commerciali, in piccole bottiglie di vetro. I poppers sono legali in alcune nazioni europee, come la Francia e l'Inghilterra,[4] e sono generalmente venduti nei sexy shop. La Procura, sulla salma del 50enne, ha disposto anche l'autopsia per accertare le cause della morte e potrebbe aprire un fascicolo per morte come conseguenza di altro reato. Nei guai finirebbe, se individuata, la persona che ha ceduto la bottiglietta di droga alla vittima.