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944 FURTO SVENTATO A BRAONE
Si era introdotto, insieme ad altri complici, in un'abitazione di Braone dove dormivano marito e moglie, ma non è riuscito a farla franca. In manette per tentato furto aggravato in abitazione in concorso, questo giovedì è finito un 26enne albanese domiciliato a Prato, disoccupato e pregiudicato. E' stato beccato in flagranza di reato dai carabinieri della stazione di Cevo in collaborazione con i militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Breno, mentre tentava di svaligiare unabitazione privata. Il 26enne insieme ai complici, si era introdotto rompendo la porta della cucina. Ma i rumori hanno svegliato il proprietario che ha chiamato i carabinieri. Al loro arrivo, pochi minuti dopo, i ladri se la sono data a gambe levate, senza riuscire a portare via nulla con sé. Tutti tranne uno, il 26enne che è stato bloccato dai militari che lo hanno inseguito ed arrestato. Sono in corso le indagini per risalire ai suoi complici. Tanta paura, ma per fortuna, nessuna grave conseguenza per i proprietari. Il 26enne si trova ora in carcere a Brescia in attesa del processo. Aveva invece con sé quasi 4 mila euro in contanti, il morocchino pregiudicato e disoccupato, residente a Cividate Camuno, fermato dai carabinieri di Piancogno e trovato anche con 77 gammi di hashish e un telefono cellulare. Per lui sono scattate le manette. L'operazione il 9 agosto, durante l'attività di polizia giudiziaria che ha visto i carabinieri impegnati nella lotta allo spaccio di droga in Valle Camonica. Larresto del 24enne è stato convalidato dall'autorità giudiziaria in attesa del processo. Lo stesso giorno, a Esine, i carabinieri della locale stazione, hanno arrestato un 33enne italiano, residente a Esine, pregiudicato, in esecuzione di ordinanza di sospensione della misura alternativa dellaffidamento in prova al servizio sociale alla quale il soggetto era sottoposto. il provvedimento è stato emesso dallufficio di sorveglianza di Brescia dopo che l'uomo era stato arrestato una prima volta il 24 luglio per detenzione di sostanze stupefacenti. Per lui quindi, dopo i servizi sociali, si sono aperte le porte del carcere di Brescia.
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