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1144 LA VALLE DELL'INFERNO E' SALVA
La Valle dell'Inferno è salva. Come già successo in Val Vertova, infatti, dove la società che aveva chiesto alla Provincia di Bergamo di realizzare due centraline ha in queste settimane presentato la richiesta di archiviazione per la pratica, anche in valle Camonica la Im.bre, società bresciana che già gestisce la centralina sul torrente Grigna, ha chiesto l'archiviazione della domanda per una nuova centralina sul torrente Resio fra Esine e Gianico Resio Alto, nella riserva naturale della Valle dell'Inferno. Insomma il progetto viene messo da parte con grande soddisfazione delle associazioni ambientaliste del territorio e di tutte le persone che hanno lottato contro l'ennesimo sfruttamento idrico e del territorio. La battaglia contro la centralina sul Resio è partita poco meno di un anno fa, quando il progetto cominciava a circolare sui tavoli delle istituzioni e e si formalizzavano le richieste per realizzarlo. Si mossero subito gli amici del torrente Grigna ridotto ad una pozza dopo 15 anni di sfruttamento, nacque anche un comitato a cui hanno dato sostegno le associazioni ambientaliste, i caccatori ed i pescatori, tante persone comuni e in men che non si dica sono state raccolte sei mila firme contro il nuovo progetto della centralina. Contro, adottando delle delibere, si erano schierati anche i comuni di Esine e di Gianico. La realizzazione di questa centralina in un'area molto particolare del territorio vicino anche ad una riserva naturale rischiava di creare non solo problemi per il torrente Resio ma di causare in generale gravi danni all'ambiente della zona della Valle dell'Inferno. Ecco dunque la dura lotta contro il progetto ed oggi, dopo mesi di battaglie e di preoccupazioni la bella notizia. La In.bre ha chiesto l'archiviazione del progerto. La comunicazione ha fatto subito il giro dei Social dove le associazioni del territorio hanno tenuto informati passo passo i cittadini di quel che stava accadendo. Ieri sera sulla pagina degli amici del torrente Grigna si leggeva: la Valle dell'inferno è salva e diventerà il simbolo della forza e della consapevolezza della gente comune verso il proprio patrimonio naturale. Ci sono anche i ringraziamenti a tutti coloro che si sono impegnati in questa battaglia e anche alle In.bre che - si legge - ha capito che il profitto non vince sempre, ma ci sono valori più importanti.
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