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1102 10 MILIONI DI EURO RICICLATI
10 milioni di soldi ripuliti e trasferiti su conti correnti svizzeri tramite società off-shore. Sono stati sequestrati dalla guardia di finanza e dalla polizia di stato di Brescia grazie all'operazione "pecunia olet" coordinata dalla procura di Bergamo - così denominata perché il denaro ha lasciato tracce, seguite dagli inquirenti che hanno portato al sequestro dei conti correnti e ad indagare due coniugi bergamaschi e i genitori di lui. A tirare le fila del meccanismo criminale era proprio lei, l'imprenditrice edile 41enne ora residente in Svizzera. Insieme ai familiari la donna svuotava le società edili (gestite dal sodalizio criminale e intestate a prestanomi) delle risorse finanziarie che venivano trasfeita da conti bancari verso conti svizzeri sanmarinesi e di Singapore. I conti esteri erano intestati a società offshore (praticamente scatole vuote con sedi a Panama, nelle isole Vergini e alle Marshall che erano gestite da società svizzere. In realtà dietro i conti titolari effettivi delle operazioni c'erano gli indagati che, probabilmente, si sentivano tutelati dal segreto bancario svizzero e san marinese ormai venuto meno. A loro gli inquirenti sono arrivati continuando l'indagine che aveva dato vito all'operazione "mercato libero" coordinata dalla procura di Brescia che nel 2014 aveva portato in carcere 9 persone alcune di loro sospettate anche di agganci con la 'ndrangheta -. Nonostante gli arresti i militari del Nucleo Tributario della Guardia di Finanza di Brescia e quelli della Squadra Mobile della Polizia di Stato hanno continuato l'indagine e sono riusciti ad individuare con specifici accertamenti bancari sia in Italia che all'estero - la destinazione finale dei flussi del denaro riciclato. Una nota di colore: il fiduciario elvetico parlando telefonicamente con gli indagati delle movimentazioni di denaro da ripulire utilizzare l'espressione "magazzino di mele" per indicare i conti svizzeri, destinazione ultima del denaro riciclato.
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