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760 POSSIBILE DEROGA PER PIARIO
Notizie incoraggianti, quelle delle ultime ore relative all' Ospedale Antonio Locatelli di Piario e delle altre quattro strutture a rischio in Lombardia. La vicenda è partita dal piano nazionale per la riorganizzazione dei punti nascita, approntato nel 2010 dallallora ministro della Sanità Ferruccio Fazio, che prevede la chiusura dei reparti con meno di 500 parti lanno. La Regione aveva chiesto sette deroghe, ma inizialmente il Governo aveva accolto la richiesta solo per lospedale di Sondalo (Sondrio) e per uno tra Chiavenna (Sondrio) o Gravedona (Como). Erano state bocciate le altre Piario compreso. Ma ieri sembra sia stata trovata una quadra di massima tra il ministero della Salute e la Regione. In sostanza Palazzo Lombardia dovrà presentare, verso metà di gennaio, un progetto innovativo che possa consentire il mantenimento dei punti nascita. Se verrà dato il via libera, scatterà un monitoraggio sul modello proposto. Al termine del vertice con il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il governatore, Roberto Maroni, ha sottolineato: «È stato un incontro positivo, nel quale abbiamo registrato la disponibilità del ministro. Come Regione ci siamo impegnati a elaborare un progetto innovativo che consenta il mantenimento dei punti nascita con meno di 500 parti allanno e garantisca anche la piena sicurezza». È stato «costituito un tavolo tecnico e a metà gennaio ci incontreremo di nuovo con la nostra proposta». Da parte sua lassessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha spiegato: «Abbiamo assicurato al ministro che grazie alla nostra legge di evoluzione del sistema sociosanitario, saremo in grado di articolare meglio un progetto che consentirà di tenere i punti nascita aperti garantendo la sicurezza». Per ora in valle si tira un sospiro di sollievo.
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