Rapina a mano armata ai danni di un'anziana di Rovato e sequestro di persona ai danni di una escort; nei guai, con accuse pesanti, sono finiti un 30enne bresciano e un 51enne di Chiari. Le operazioni che hanno portato al loro arresto sono dei carabinieri di Chiari e risalgono al 30 dicembre scorso anche se sono state rese note solo in queste ore. A Chiari, con l'accusa di sequestro di persona, violenza sessuale, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale, è finito un 51enne del paese che ha minacciato e sequestrato una 37enne dell'Est Europa con la quale aveva pattuito una prestazione sessuale a domicilio, essendo l'uomo agli arresti domiciliari. La donna, però, trovandolo ubriaco aveva deciso di restituirgli i 250 euro della presstazione e andarsene. E' stato a questo punto che è scattata la violenza dell'uomo che ha minacciato la ragazzo con un coltello da cucina e l'ha percossa per costringerla a cedere alla sua avance. La donna è stata in balia dell'uomo per circa tre ore, poi approfittando di una sua distrazione è riuscita a chiedere aiuto ad un'amica che ha fatto intervenire le forze dell'ordine. Fatta irruzione nell'abitazione dell'uomo i militari hanno trovato la donna ferita e sotto shock. Mentre la ragazza veniva accompagnata in ospedale per l'uomo sono scattate le manette. In casa i militari hanno trovato il coltello usato per minacciare la donna e della cocaina. Il 51enne è stata trasferito in carcere dove resterà in attesa del processo. Resterà in carcere in attesa di giudizio anche il 30enne bresciano che il 30 dicembre scorso ha rapinato un'anziana vedova di Rovato minacciandola con una pistola. Il giovane si è presentato con volto travisato suonando il campanello dell'85enne e, dopo essere entrato in casa con la forza le ha intimato di consegnarli denaro ed oro. Il rapinatore ha però dovuto accontenersi della fede che la donna portava al dito. E' poi fuggito dopo averla rinchiusa in casa. Riuscita a liberarsi la vittima ha allertato i vicini di casa e i carabinieri di Chiari che si sono messi sulle tracce del rapinatore rintracciandolo qualche ora dopo. Sulla sua auto sono state trovate la pistola usata per il colpo - Beretta mod. 85 AUTO”, priva del tappo rosso, con caricatore inserito e nr. 8 colpi a salve, di cui uno in canna - e la fede della donna. Il giovane, che da accertamenti è risultato essere nipote dell'anziana è finito a Canton Mombello con l'accusa di rapina a mano armata. Qui resterà in attesa di giudizio dopo la convalida del fermo.