Avrebbero messo a segno diversi furti in Valcavallina e sul Sebino. Con questa accusa tre cugini albanesi sono finiti in manette in questi giorni. Ad incastrarli, l'auto usata per la loro attività criminale: una punto Blu. Era questo l'elemento ricorrente dei diversi colpi, secondo quanto riferito da testimoni e da segnalazioni, ai carabinieri della zona, di Sovere, Endine e Ranzanico: una Panda Blu che veniva vista nei paraggi, prima e dopo. Così i carabinieri della stazione di Sovere con la compagnia di Clusone, hanno dato il via alle indagini. La svolta questo giovedì pomeriggio quando due militari fuori in servizio notano la Panda sospetta aggirarsi per Spinone al Lago. Avvisati i colleghi di Clusone, è scattato il pedinamento prima verso Sovere, poi di nuovo a Spinone e infine verso Bergamo, per seguire i movimenti dei tre che scendevano e salivano dalla vettura. A fermare la vettura intorno alle 19.00, i carabinieri di Casazza che per l'occasione avevano allestito un posto di blocco. Portati in caserma, i tre albanesi sono stati arrestati dopo che nell'auto è stata rinvenuta la refurtiva dei furti: gioielli, braccialetti, catenine d'oro, per un valore complessivo di oltre sei mila euro. Alcuni di questi beni sarebbero stati riconosciuti da alcune famiglie vittime dei furti nelle loro abitazioni e sono stati quindi restituiti ai proprietari. I tre, un 27enne pregiudicato senza fissa dimore, un 28enne carpentiere incensurato residente a Calcio e un 24enne pluripregiudicato senza fissa dimora, agivano di giorno e di notte, senza curarsi a volte della presenza in casa dei proprietari. Uno di loro una volta aveva anche estratto un taglierino davanti ad una delle vittime del furto, che voleva inseguire i ladri. Ora la banda della Punto Blu, si trova in carcere a Bergamo in attesa della convalida dell'arresto.