Hanno lavorato tutta la domenica sotto i corni di Vaiùga, lungo il sentiero Irene Gatti che conduce al Trabucco, a quota 2.238 metri, sulla faccia sud-est della montagna: 18 volontari coordinati da Dario Entrade, Direttore delle operazioni di spegnimento incendi con incarico regionale, con il supporto della sala operativa mobile della Comunità Montana di Vallecamonica hanno continuato senza sosta, in condizioni molto difficili di freddo e di versante ripido, a bonificare la zona in quella che è definita una delle peggiori condizioni possibili di incendio boschivo partendo dal vento che non ha mai dato tregua. Quindi il versante sud-est, causa non secondaria della ripresa del fuoco in quando riscaldandosi presto crea ossigenazione sul terreno e ripresa del fuoco. Ci si è messo anche il gelo a creare forti problemi di approvvigionamento idrico: il Comune di Bienno ha messo a disposizione sale stradale che, addizionato all'acqua, ha consentito che non ghiacciasse e potesse essere utilizzata dalla vasca mobile di accumulo dove ha pescato l'elicottero. Nel frattempo è partita anche la campagna di monitoraggio nel fine settimana contro gli incendi boschivi, gestita dal Gicom che, dalla sala operativa di Breno, ha a disposizione ben 7 telecamere con altrettanti monitor per il controllo del territorio sul quale operano a turno i 400 volontari antincendio boschivo formati e aggiornati, divisi nei 38 gruppi del territorio. L'emergenza Campolaro è stata dunque affrontato sui due fronti congiunti: quello operativo sul posto e quello del monitoraggio in remoto: l'incendio è stato dichiarato chiuso alle 16.00 di questa domenica con la bonifica conclusa.