"Nel bresciano sono rovinati, li abbiamo riempiti di rifiuti tossici". Queste sono le parole del pentito Nunzio Perrella, dichiarazioni fatte in televisione con accenni a Montichiari, ma anche ad Ospitaletto, Castegnato, Rovato…L'uomo, ora grande testimone e pentito, è stato per 30 anni al servizio della camorra. Le sue dichiarazioni fanno tremare e fanno pensar. Ecco perché Brescia ha deciso di non stare con le mani in mano e contemporaneamente alla prima bresciana, il 18 gennaio prossimo alle 20.30 all'ITC Abba Bellini, del film "Il segreto di Pulcinella" che narra il dramma ambientale della terra dei fuochi, cominceranno anche le riprese del sequel, cioé una nuovo docufilm, sempre diretto da Mary Griffo concepito però come un viaggio che questa volta parte dalla Lombardia per toccare Basilicata, Sicilia, Abruzzo, Lazio, Veneto e Toscana. Il film che viene presentato invece questo mercoledì racconta le storie della terra dei fuochi campana. Il film è scritto e diretto da Mary Griffo e prodotto da Socialmovie e Moviefactory con Marisa Laurito nel ruolo della moglie del pentito Carmine Schiavone ci cui si sono raccolte le ultime inedite dichiarazioni prima della morte. Il coordinamento Comitato Ambientalisti della Lombardia ha voluto fortemente che l'anteprima bresciana di questo film che uscirà il 9 marzo, fosse in una scuola, perché ritiene che momenti come questi servono a creare la coscienza della legalità e a tenere alta l'attenzione sul problema che, come abbiamo visto non riguarda solo il Sud. Tra l'altro l'atrio della scuola bresciana verrà intitolata a Roberto Mancini il poliziotto che ha dedicato la vita alle indagini sul traffico di rifiuti tossici nella cosiddetta terra dei fuochi. Presentato in diverse città italiane il docufilm vuole sensibilizzare le coscienze e far conoscere il nesso fra traffico di rifiuti tossici e incidenza di malattie. Un lavoro che si sta cercando di fare anche in Valle Camonica dove a fine anno è nato il Comitato Valle Pulita che sta cercando di raccogliere dati sull'incidenza dei tumori per capire se è correlata all'inquinamento del territorio e dove anche alcuni sindaci stanno facendo di tutti per ottenere al più presto il registro dei tumori che oggi, in una zona dove i casi di malattie oncologiche sono davvero tanti, manca ancora.