I furti restano – lo ha detto anche il presidente della corte d'appello di Brescia, Claudio Castelli, nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario – il reato più diffuso nella nostra provincia. Soprattutto quelli nelle abitazioni che anche nel corso del 2016 – come è emerso nel corso della presentazione dei dati raccolti dai carabinieri del comando provinciale di Brescia – sono stati in leggere crescita, mentre diminuiscono tutti gli altri reati. Questo, però, non significa che si tratti di un'emergenza. Il problema è di nuovo emerso nelle ultime settimane in Valle Camonica dove su tutto il territorio – ma in modo particolare in media Valle – sono stati messi a segno decine di colpi. Le forze dell'ordine prendono, ovviamente in considerazione i casi che vengono denunciati, ma è facile anche imbattersi in bufale – come quella circolata a Piamborno nei giorni scorsi – e in false notizie che corrono di bocca in bocca e da bar in bar. Nessun allarme sociale, confermano le forze dell'ordine, si tratta purtroppo di routine. Nessun collegamento neanche tra la presenza dei giostrai in zona per le fiere di paese ed i furti. E' probabile che ad operare siano bande organizzate che colpiscono ciclicamente. Mettono a segno una serie di colpi in una zona e poi spariscono, probabilmente per far calmare le acque e far perdere le proprie tracce. Questo non significa che le forze dell'ordine non stiano monitorando il territorio. In questi giorni, infatti, oltre alle solite pattuglie che perlustrano il territorio, sono stati organizzati anche servizi mirati da parte dei carabinieri della compagnia di Breno e di tutte le stazioni del territorio. In questa fase è molto importante la collaborazione dei sindaci e della polizie locali. Quelle delle unioni degli Antichi Borghi, della Valsaviore e della Media Valle, grazie ad un progetto finanziato da regione Lombardia, per esempio, hanno piazzato 20 occhi elettronici che permettono di monitorare sulle arterie princiali e sulle strade comunali, i veicoli in transito. Leggono, infatti, le targhe di tutte le auto ed è possibile quindi verificare se in zona vi sono veicoli sospetti. Il sospetto, intanto è anche quello che in questo periodo in Valle stia colpendo una banda specializzata con uomini provenienti dall'est europeo, agili come gatti, furbi come volpi. Pare che le forze dell'ordine abbiamo già individuato auto sospette, ma è comunque importante la collaborazione dei cittadini che devono tenere gli occhi aperti e segnalare immediatamente situazioni sospette al 112. L'uso dei social, come sempre, può essere utile ma rischia anche di creare allarmismo e di far circolare false notizie.