Sara Capoferri si era già allontanata in passato, due volte. Lo racconta la madre a Chi l'ha visto. “Sara si lasciava prendere da quelle sostanze” - racconta la donna da Monte Isola -”ma quando veniva la domenica a pranzo, era una ragazza dolcissima, con tante speranze per il futuro”. La madre non sa quale sostanza, se alcol o droghe, Sara abbia preso la sera della scomparsa, martedì scorso, ma a preoccuparla di più è la frase che Sara avrebbe detto all'amico che voleva scortarla a casa: “voglio stare sola.” In passato Sara Capoferri era scomparsa altre due volte e a salvarle la vita, erano stati i carabinieri che in una occasione la trovarono in macchina, a lato di una strada, in semincoscienza, e un'altra volta fu un uomo che in montagna segnalò la presenza della macchina dove all'interno trovarono Sara in stato di ipotermia. Per questo a più di una settimana dalla scomparsa della 37enne di San Pancrazio di Palazzolo, gli appelli i genitori li rivolgono direttamente a lei: “Sara torna, tua figlia ti aspetta.” Ma non nascondono la preoccupazione per quella Nissan Micra che nei due allontamenti passati era stato il suo rifugio e che ora invece è stata trovata bruciata accanto al laghetto dei cigni, ex- cava di Berlingo. La macchina mercoledì mattina era parcheggiata lì, alcuni testimoni l'hanno notata prima che prendesse fuoco. Un cortocircuito? Sembre una coincidenza poco credibile. Ma allora chi ha dato fuoco all'auto due giorni dopo la scomparsa di Sara? Della donna nelle acque di lago scandagliate dai sub e attorno i cani molecolari non hanno fiutato nessuna traccia. Un passante nelle scorse ore ha trovato un bossolo da arma da fuoco lungo la strada vicino al laghetto e la scientifica lo sta analizzando nell'intenzione di non tralasciare nulla. Al centro delle indagini, la vita privata di sera e le ore di martedì sera trascorse nei locali della Franciacorta e del Sebino. L'ex fidanzato di Sulzano che era con lei quella sera, visto lo stato di alterazione della 37enne, attorno alle 3.00 della notte avrebbe cercato di scortala fino a casa ma la donna lo avrebbe seminato in auto. Sara Capoferri aveva da poco trovato un lavoro, aveva anche cambiato spesso casa. Nel 2013 era arrivata a Paratico da Montisola. Nel 2015 si era trasferita a Passirano, dove conviveva con il compagno. Finita la storia d'amore si era trasferita qualche mese fa a Palazzolo, dove condivideva le spese di affitto con un amico. A Montisola la mamma (separata da tempo dal padre), vive ore di angoscia.