Nel mirino di sindaci, amministratori e agenti di Polizia locale, Bergamaschi, l’inciviltà che porta ad abbandonare ogni anno tonnellate di rifiuti sulla rete stradale orobica. Con relativi costi per ripulire, senza contare la grande difficoltà di riuscire a individuare e sanzionare i colpevoli. Ora l’intenzione è di provare a smuovere le acque con varie azioni, tra cui le «fototrappole», dispositivi a batteria dotati di sensori di presenza, che scattano foto (anche in notturna) quando recepiscono un movimento. . La Provincia è pronta ad acquistarne in prima battuta una ventina, con relativa segnaletica per provare a cogliere sul fatto i maleducati che scaricano nelle piazzole. Gli incivili non sono pochi, se si considera che in 13 anni, gli interventi di pulizia sulla provinciale 91 bis della Valle Calepio: sono costati, oltre 100 mila euro, «e pochi giorni dopo la ripulitura, la situazione era di nuovo la stessa». Sulla collocazione degli impianti, si aspettano segnalazioni dai paesi. Sabato si è tenuta una giornata ecologica. Tra Selvino e San Vito sono stati raccolti una montagna di rifiuti: c’erano persino lavandini e rotoli di catramina. Evidentemente c’è anche chi va con il camion a scaricare lungo le strade. Se il problema dell’inciviltà pare, dalle rilevazioni di Via Tasso, concentrarsi soprattutto sulle grandi arterie attorno alla città e in pianura, le testimonianze di sindaci e amministratori raccontano che problemi si incontrano in realtà un po’ ovunque. Compresi i tornanti che salgono verso Selvino, o la strada da Cene per la Valle Rossa, come ha raccontato il primo cittadino Giorgio Valoti: «Un sabato ho fatto un giro, ho raccolto almeno cento bottiglie abbandonate». A Trescore, buoni risultati sembra aver dato il coinvolgimento dei cittadini: «Ora sono loro stessi ad arrabbiarsi e segnalare se qualcosa non va. A luglio partiremo con la sperimentazione della tariffa puntuale, in base a quanto viene conferito», ha detto l’assessore Mara Rizzi.